Fece sesso con 14enne, la 31enne di Prato può essere processata: “È capace di intendere e volere”

15 Feb 2020 16:55 - di Redazione
prato

È “capace di intendere e di volere” la donna di 31 anni di Prato che ha avuto un figlio da un ragazzo di 15 anni, al quale dava ripetizioni. Lo ha stabilito la perizia depositata nella cancelleria del Tribunale pratese dal professore Renato Ariatti, ordinario di psichiatria dell’Università di Bologna. La donna, operatrice socio sanitaria, è accusata di violenza sessuale su minore e violenza sessuale per induzione. Quest’ultima accusa fa riferimento a quando il ragazzo non aveva ancora compiuto 14 anni.

La 31enne di Prato può essere processata

Lo psichiatra e consulente del tribunale, già incaricato di perizie in casi di grande rilevanza mediatica come quello dell’omicidio di Cogne, aveva ricevuto l’incaricato di valutarne le condizioni psichiche. L’esperto ha escluso che la 31enne non sia processabile per un’eventuale incapacità psichica. La donna è ristretta agli arresti domiciliari dal marzo scorso. Anche il marito è imputato nello stesso processo. Deve rispondere dell’accusa di alterazione di stato civile perché, secondo la procura di Prato, avrebbe riconosciuto il bambino pur sapendo che non era suo.

La tesi della difesa

La tesi della necessità di cure psichiatriche era stata sostenuta dai legali della donna già in sede di riesame, per chiedere che venisse posta ai domiciliari. “Si deve curare”, fu la tesi degli avvocati. A far emergere la vicenda era stata, invece, la madre del ragazzino, che era riuscita a farsi confessare dal figlio in lacrime il guaio nel quale si era ritrovato e l’angoscia in cui era precipitato da quando quella donna gli aveva comunicato della gravidanza.

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