Coronavirus, la Banca Centrale Cinese: abbiamo disinfettato tutte le banconote, non rifiutatele

28 Feb 2020 10:47 - di Redazione
Banca Centrale Cinese

La Banca centrale cinese ha consigliato alle imprese di non rifiutare le banconote a causa del coronavirus. Ha infatti intensificato gli sforzi per garantire che il contante in circolazione sia pulito. Quindi ha bloccato la diffusione del virus attraverso gli scambi di denaro. Le imprese dovrebbero migliorare i loro servizi e la comunicazione con i consumatori e non dire no al contante, ha sottolineato la People’s Bank of China (Pboc). E ha citato le recenti lamentele del pubblico per i rifiuti al contante. La Banca Centrale Cineseha spiegato di aver aumentato la fornitura di nuove banconote al mercato. E ha chiesto alle istituzioni finanziarie di sterilizzare il contante per garantire la sicurezza.

Banca Centrale Cinese: non rifiutate i contanti

Prima del Festival di Primavera, la banca ha immesso circa 4 miliardi di yuan (circa 571 milioni di dollari) di nuove banconote a Wuhan, l’epicentro del virus. Un totale di 600 miliardi di yuan di nuove banconote era stato distribuito in tutto il paese prima del 17 gennaio. Il denaro raccolto dalle principali aree di prevenzione e controllo dell’epidemia sarà disinfettato con la luce ultravioletta. Oppure con temperature elevate e conservato per più di 14 giorni prima di essere rimesso sul mercato.

La linea guida della Pboc

Il contante raccolto dalle aree esterne di prevenzione e controllo delle principali epidemie sarà sterilizzato e conservato per più di sette giorni prima di essere rimesso in circolazione, Lo dispone una linea guida della Pboc. Inoltre, sono stati sospesi i trasferimenti di denaro contante tra le banche e i trasferimenti intraprovinciali nelle aree gravemente colpite. In questo modo si vuole contribuire a contenere il virus. La Banca Centrale Cinese consiglia inoltre di privilegiare gli strumenti legali di pagamento non in contanti durante l’epidemia.

Gli ultimi dati sul coronavirus

Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato 327 nuovi casi di coronavirus nel Paese da giovedì e 44 morti nelle 31 province. Delle 44 vittime, 41 vivevano nella provincia di Hubei, due a Pechino e uno nel Xinjiang Production and Construction Corps, come ha riferito la Commissione sanitaria nazionale. Le buone notizie riguardano le 3.622 persone dimesse giovedì dall’ospedale dove erano state ricoverate e il calo dei casi gravi da 7.952 a 394.

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