Calabria, pure Callipo ammette: “Brava Santelli, i suoi assessori danno lustro alla Regione”
Jole Santelli riceve l’applauso anche del suo avversario, l’imprenditore Pippo Callipo, per le scelte che sta compiendo nella formazione della giunta regionale calabrese. Il candidato governatore del centrosinistra, uscito sconfitto dal voto e ora a capo dell’opposizione, si è detto “contento” per le nomine di Sandra Savaglio e Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo. Perché “quando si premiano merito e competenza, quando si dà lustro alla propria terra, chi vuole davvero bene alla Calabria non può che essere contento”.
Scelte di qualità che “danno lustro alla Calabria”
“Per questo – ha chiarito Callipo – apprezzo la nomina della professoressa Savaglio all’Istruzione, che, come quella del colonnello De Caprio all’Ambiente, è garanzia assoluta di capacità e rigore”. “In campagna elettorale – ha proseguito – ho ribadito più volte un principio cardine della mia storia: merito, qualità, valore sul campo devono avere sempre la meglio. Penso che ciò valga ancora di più nella gestione della cosa pubblica”. Dunque, Callipo non ha “difficoltà a riconoscere che le prime due scelte della presidente Santelli vanno nella direzione opposta alle logiche della vecchia politica. Perché affidano settori importanti della Regione a personalità di riconosciuto prestigio”.
Callipo a Santelli: “Avanti così”
“D’altronde, avevo promesso di fare proprio questo se fossi stato eletto alla guida della Regione e non cambio idea ora solo perché sono all’opposizione. Anzi – ha chiarito l’imprenditore – proprio in questa ottica costruttiva, invito la presidente Santelli ad andare avanti su questa strada anche per gli altri assessorati. E a non cedere alle pretese dei gruppi di potere indirizzate a premiare i portatori di voti e non la qualità”. Se “lo farà, se nominerà una giunta che sia tutta al livello di Savaglio e De Caprio, dimostrerà di agire solo nell’interesse della collettività, l’unico che, seppur da opposti ruoli, siamo chiamati a tutelare”, ha sottolineato ancora Callipo, non risparmiandosi comunque un accento polemico nei confronti della governatrice che, a suo dire, sarebbe troppo presente a Roma.