Bloomberg, il punching-ball dei democratici Usa. Balbetta, si scusa ma non convince

20 Feb 2020 16:08 - di Redazione
Bloomberg

Bloomberg contro tutti. Meglio: tutti contro di lui. Può riassumersi così il dibattito a Las Vegas tra i sei candidati democratici alla Casa Bianca. Dibattito che precede l’importante voto delle primarie in Nevada. Con il miliardario, ex sindaco di New York, che fa la sua prima presenza televisiva con i suoi rivali per la nomination. Che, però, lo trattano come un punching-ball. Michael Bloomberg è attaccato dal senatore del Vermont Bernie Sanders e da quella del Massachusetts Elizabeth Warren. All’indice il suo passato di commenti ritenuti razzisti. Nonché i presunti comportamenti sessisti all’interno delle sue aziende. “I democratici corrono un grosso rischio se sostituiamo un miliardario arrogante con un altro”, ha detto la Warren.

Bloomberg costretto a scusarsi

L’ex sindaco della Grande Mela è costretto a scusarsi per le tattiche molto aggressive della polizia contro le minoranze etniche durante i suoi mandati. Sempre la Warren ha accusato Bloomberg di comportamenti discriminatori nei confronti delle donne all’interno delle sue aziende. “Nella mia azienda moltissime donne hanno grandi responsabilità”, si è difeso il miliardario: senza però convincere il pubblico presente. Il dibattito al Paris Theater di Las Vegas è giunto ad una settimana dalla vittoria di Sanders nelle primarie in New Hampshire, che sembrano aver orientato la corsa per la nomination alla Casa Bianca nei termini di uno scontro tra il senatore del Vermont e gli altri candidati più moderati, come Pete Buttigieg. Bloomberg non prenderà parte alle primarie in Nevada, ma la sua posizione nei sondaggi, alla vigilia del dibattito di Las Vegas, si era molto rafforzata, grazie anche alla dispendiosa campagna di spot televisivi, finora la più costosa nella storia Usa.

Il tweet al veleno di Trump

“La performance nel dibattito di stasera di mini Mike Bloomberg è stata forse la peggiore nella storia dei dibattiti, e ce ne sono state alcune veramente pessime. E’ stato titubante, goffo ed esageratamente incompetente. Se ciò non lo mette fuori gara, niente lo farà. Non è così facile fare quello che ho fatto”, ha twittato Donald Trump.

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