Accordo segreto Salvini-Renzi? La Meloni smonta i rumors: impossibile, non ci credo
Accordo segreto tra Matteo Salvini e Matteo Renzi per abbattere il nemico comune, cioè Giuseppe Conte? Giorgia Meloni non ci crede e relega i rumors sull’argomento al rango di una delle tante fake news che infarciscono i retroscena interessati. “Mi pare impossibile”. La leader di Fratelli d’Italia lo ribadisce al quotidiano online Affaritaliani.it.
“Che senso avrebbe accordarsi con chi in queste ore sta lavorando per smontare i decreti sicurezza voluti da Salvini? Tutti gli italiani, Salvini compreso, sanno che Fratelli d’Italia è indisponibile a partecipare a governi che non siano il frutto della scelta libera e consapevole degli elettori”, aggiunge Meloni. “Lo abbiamo detto, lo abbiamo fatto, lo rifaremmo se si dovesse riproporre il problema. Noi crediamo che dopo il Conte bis ci sia solo il voto e ci auguriamo che anche il Presidente Mattarella la pensi così”.
Accordo segreto o no, FdI si tira fuori da ipotesi di governi allargati a Renzi e di esecutivi di scopo. Un concetto espresso anche in un’intervista al Corriere della sera: “Non ci sono i margini per un altro governo. In ogni caso, non ci saremmo noi. Andremo al governo solo con il voto degli italiani. Poi confido nel fatto che il tira e molla di Renzi possa portare all’implosione di questo esecutivo, e spero che Mattarella si renda conto che a quel punto ci sarebbe solo il voto”.
Giorgia meloni non vede possibile neanche un governo elettorale: “I governi elettorali nascono per durare due mesi, come quello di Gentiloni, e poi arrivano a fine legislatura”. All’obiezione che dopo il referendum sul taglio dei parlamentari si dovranno ridisegnare i collegi risponde: “Non è vero che i tempi sarebbero lunghi. Per fare il Rosatellum ci vollero due settimane. E i collegi si possono cominciare a riscrivere anche adesso, visto che l’esito del referendum è scontato. Si potrebbe votare già a maggio, al massimo a settembre”.
Sono perfettamente d’accordo con la Giorgia Nazionale. L’unica strada, in un Paese “normale,” con un Presidente “normale”, sarebbero le
” normali” e libere consultazioni elettorali. Senonché non viviamo in un Paese “normale”, per cui, se per disarcionare Conte e tutta la masnada che lo sostiene dovesse servire un accordo Renzi – Salvini, sarebbe il minore dei mali. Quale sarebbe sennò l’alternativa ?