Verso la SuperFarnesina: Di Maio mette le mani pure sul Made in Italy
Prendi due, paghi uno. Come due lattine al prezzo di una. Luigi Di Maio, da ministro degli Esteri, deve avere fatto tesoro dell’attività di venditore di bibite al San Paolo. Il decreto legge 104/2019, entrato in vigore il primo gennaio, battezza la SuperFarnesina, prosciungando i poteri del ministero dello Sviluppo economico.
Lo spiega bene il sito diplomaziataliana, che definisce una vera e propria SuperFarnesina il dicastero di Di Maio. Che cosa significa? È molto semplice. La Farnesina ingloba le competenze in materia di internazionalizzazione. Quelle materie che prima erano appannaggio del ministero dello Sviluppo economico.
Il decreto paghi uno e prendi due
Come previsto dall’articolo 2 del decreto al Ministero degli Affari Esteri vengono trasferite “le funzioni esercitate dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) in materia di definizione delle strategie della politica commerciale e promozionale con l’estero e di sviluppo dell’internazionalizzazione del sistema paese. Nonché le risorse umane, strumentali e finanziarie – comprese la gestione residui e la sede – della Direzione generale per il commercio internazionale del MISE, a decorrere dal 1° gennaio 2020”.
I poteri del Mise e il Made in Italy
Il Maeci, con il Mise, avrà potere di indirizzo e vigilanza sulle attività dell’Agenzia Ice e si occuperà della ripartizione delle risorse, già iscritte sul capitolo 2501 dello stato di previsione della spesa del bilancio statale relativo al MISE, destinate al contributo in favore di istituti, enti, associazioni, consorzi per l’internazionalizzazione e di Camere di commercio italiane all’estero, per lo svolgimento di specifiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
La SuperFarnesina che piace a Di Maio
Al di là del gergo giuridico e burocratico, l’effetto è dirompente. La SuperFarnesina diventa un ministero anche economico. Sotto il controllo di Di Maio finiscono politica e strategie in materia di commercio con l’estero, fra cui la regia delle iniziative di promozione del Made in Italy. Come pure l’internazionalizzazione del sistema Italia. La Farnesina avrà poteri di vigilanza e indirizzo sull’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Allo stesso modo, avrà vigilanza e indirizzo su Simest, la controllata di Cassa depositi e prestiti che sostiene le aziende italiane nel loro processo di internazionalizzazione.
SuperFarnesina: il 2×1 che piace a Di Maio
Per effetto di questo passaggio di competenze, la Farnesina gestirà in autonomia il Piano per la promozione del Made in Italy, il Fondo Rotativo per crediti a imprese esportatrici e il Comitato agevolazioni. Insomma, la lattina del Ministero dello sviluppo economico finisce in quella della Farnesina. Un due per uno dove l’unico a guadagnare è il titolare della Farnesina.
Addio Italia, per quel poco che ancora c’era rimasto, ora ce lo giochiamo definitivamente a favore di altri Paesi piu’ agguerriti e lungimiranti del nostro. Lo sta dimostrando la Cina , grazie alle 5 stelle del firmamento monnezza, che gli ha aperto le porte per copiare ( loro specialita’ ) tutti i prodotti italiani con merce scadente e venderli a prezzi stracciati sotto l’emblema della bandiera itliana.
Piu’ in basso di cosi c’e’ solo l’abisso.
Bravo di maio, meriteresti la nomina a cavaliere dei bibitari, senti il mattarella se te lo concede.