Venti di guerra portano un nuovo sbarco nel Salento: nella notte arrivano 33 profughi curdo-iracheni e iraniani

5 Gen 2020 12:32 - di Redazione
sbarco di migranti nel Salento foto Ansa

I venti di guerra portano un nuovo sbarco di migranti sulle coste salentine, dove nella notte sono approdati 33 profughi curdo-iracheni e curdo-iraniani. L’incandescente situazione che si è venuta a creare dopo il raid americano che ha ucciso il generale Qassem Soleimani ha accelerato e intensificato gli esodi. Una partenza drammatica e un arrivo ancor più duro se si pensa che i soccorritori hanno trovato dieci dei migranti arrivati nel Salento completamente bagnati e in stato di seria ipotermia. Sembra infatti che, per raggiungere la riva, gli scafisti abbiano costretto i profughi a scendere nel mare gelido dal natante che li trasportava. Alcuni di loro, peraltro, sono arrivati feriti e medici e aiutanti umanitari hanno provveduto a ricoverarli in un ospedale della zona per sospette lussazioni.

Sbarco nel Salento: arrivano 33 profughi curdo-iracheni e curdo-iraniani

La macchina dell’accoglienza si è immediatamente messa in moto. Sul posto è intervenuta la Croce Rossa italiana sezione di Lecce, attivata dalla Prefettura. Subito dopo lo sbarco, avvenuto a San Cataldo, le forze dell’ordine hanno eseguito i controlli di rito e potuto accertare che, tra i migranti ci sono due donne, un nucleo familiare con due bimbi di 5 e 9 anni, ma anche minori non accompagnati. Come anticipato sarebbero circa una decina le persone in stato di ipotermia, dopo essere state costrette a calarsi nelle acque gelide per raggiungere la riva. Mentre una donna e un ragazzo sono stati ricoverati per sospette lussazioni e per la necessità di eseguire ulteriori accertamenti.

Tra di loro donne e bambini, compresi minori non accompagnati

A quanto si apprende, sembra che i migranti fossero in viaggio da una settimana. Pare abbiano raggiunto le coste salentine in un gommone partendo dall’Albania. Aiutati, visitati e accolti dalle donne e dagli uomini della squadra emergenze del comitato Cri, i profughi hanno trovato riparo nei mezzi di soccorso a San Cataldo. Registrato sul posto anche il relativo impiego delle forze dell’ordine. I due bimbi curdo-iracheni più piccoli, dopo aver ricevuto il kit di prima accoglienza dai volontari, si sono addormentati al caldo della volante della Polizia. I soccorritori hanno poi provveduto a trasferire tutto il gruppo al Centro Don Tonino Bello di Otranto.

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