Rai malata di “sinistrismo”: sul centrodestra censura in stile nord coreano. Convegno al Cis
Nel salone dei convegni del Centro iniziative sociali di Roma, di fronte a un folto pubblico si è svolto un incontro-dibattito sulla radiotelevisione di Stato. Emblematico il tema discusso: ‘Rai Tv, vecchia, volgare e faziosa’. Domenico Gramazio, in particolare, ha introdotto la discussione a cui sono intervenuti i giornalisti Francesco Storace, direttore del ”Secolo d’Italia”; Massimo Magliaro, già direttore di Rai International; Roberto Rosseti, che per anni è stato vice direttore del Tg1; Sandro Forte, ex capo redattore del quotidiano ”Il Tempo”; e Maurizio Gasparri, già ministro delle Telecomunicazioni. Ha concluso Adalberto Baldoni che, tra l’altro è stato Presidente della commissione per l’assetto radiotelevisivo.
In Rai non si rispetta il pluralismo
“Gli oratori – spiega Gramazio – hanno rilevato innanzitutto che l’emittente di Stato, come nel passato, è ammalata di sinistrismo. Ancora oggi alcuni programmi sono guidati da uomini legati alla sinistra. I giornalisti di destra, ben pochi in verità, sono emarginati. Altra evidenza i dati forniti dall’AGCom per il mese di dicembre che confermano inequivocabilmente come i Tg Rai non rispettino il pluralismo, penalizzando i partiti del Centrodestra ai quali riservano meno del 30%. Stessi dati per i programmi delle reti, soprattutto Rai 1 dove l’AGcom certifica che imperversano esponenti del Pd. La faziosità della Rai è una deformazione genetica incorreggibile”.
Ad esempio di faziosità a 360º la chiesa, che sta vivendo una stagione a dir poco drammatica. E la Rai che fa? “Mette all’angolo il suo Vaticanista numero 1, Aldo Maria Valli cresciuto al Tg3, perché critico nei confronti dell’attuale pontificato Bergogliano: Valli, uno che si è sempre occupato di Vaticano, di chiesa, di Papi, di Cardinali, ecc viene sbattuto a Rai Sport! Incredibile censura stile nord coreano”.