Napoli, bufera sull’assessore dei centri sociali. La comunità ebraica contro la De Majo “antisemita”

4 Gen 2020 10:49 - di Monica Pucci

Nuova bufera sull‘assessore dei centri sociali Eleonora de Majo, che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha voluto accanto a sè in giunta. Dopo la clamorosa gaffe fatta dalla de Majo con Liliana Segre e figuracce arrivate per la mancata concessione di permessi per concetti cittadini, ora è direttamente la Comunità ebraica a scomunicarla. Con l’annuncio, perentorio, che diserterà la cerimonia di installazione in piazza Bovio delle nove pietre d’inciampo in memoria delle vittime napoletane dell’Olocausto. Proprio in polemica con la presenza del neo assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli,  “nota per il suo attivismo anti israeliano”.

Una donna che in passato, da militante dei centri sociali, “ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi per quegli ebrei”. “Ebrei che, sia a Napoli che in tutta la diaspora e in Israele, sono stati testimoni del più grande progetto di genocidio che mente umana abbia mai concepito”.

La lettera contro la De Majo sul “Mattino”

La dura accusa si legge in una lettera della Comunità ebraica di Napoli pubblicata oggi dal quotidiano “Il Mattino“. Una missiva che arriva a commento dell’annuncio di ieri, da parte dell’assessore de Majo, dell’installazione di 9 “Stolpersteine” con l’artista Gunther Demnig. I “giudizi” ai quali la Comunità ebraica napoletana fa riferimento sono quelli contenuti in un post di de Majo datato 2015. In quella occasionbe e in altre la de Majo esprimeva forti critiche nei confronti di Israele. “Netanyhau assassino…”.

«Ricordare le vittime della più infame pagina della storia è un gesto nobile – scrive la Comunità ebraica di Napoli -. La recente nomina ad assessore alla Cultura della signora Eleonora de Majo, nota per il suo attivismo antisraeliano, ci induce però a ripensare la nostra partecipazione all’iniziativa. Senza scomodare la senatrice Liliana Segre e la sua lezione di stile tenuta in occasione dell’inopportuna e strumentale offerta di cittadinanza onoraria fatta dal Comune di Napoli».

«Ci piace ribadire che ci sono cose che passano e altre che restano. Soprattutto nella memoria immateriale della città. Appare quantomeno paradossale che ci sia qualcuno a ricordare gli ebrei morti per poi disprezzare quelli vivi, come ahinoi, abbiamo troppo spesso visto e ascoltato. E non ci si dica, ancora una volta, che antisionismo e antisemitismo sono cose diverse tra loro. No, antisionismo e antisemitismo sono le due facce di un’identica medaglia, come ha più volte ricordato l’International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra)».

Nessuna apertura dalla Comunità ebraica

La Comunità ebraica di Napoli fa sapere che diserterà “non solo la cerimonia del 7 gennaio, ma anche tutte quelle che vedranno la presenza della signora Eleonora de Majo”. La Comunità ebraica di Napoli ricorderà Luciana e Loris Pacifici, Milena Modigliani, Iole Benedetti, Oreste Sergio Molco, Amedeo, Aldo, Elda e Paolo Procaccia il prossimo 30 gennaio, alle ore 10 a piazza Bovio e alle 11 in via Luciana Pacifici. In occasione del 66esimo anniversario della loro deportazione ad Auschwitz. “Lo farà assieme ai tantissimi napoletani che rifiutano la facile retorica. E con essa tutte le forme di strumentalizzazione, convinti che rispettare gli ebrei vivi e le loro istituzioni sia il modo migliore per ricordare quelli risucchiati nel vortice della Shoah”, conclude la lettera.

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