Libia, la Ue dà ragione a Giorgia Meloni sul blocco navale. FdI: “I soloni della sinistra chiedano scusa”

8 Gen 2020 12:09 - di Adriana De Conto
Blocco navale

Blocco navale. FdI aveva ragione. La situazione della Libia risveglia l’Europa dal suo torpore. E avanza l’ipotesi di rivitalizzare la missione Sophia Eunavformed. Quella missione messa in campo per garantire la sicurezza marittima europea. E che ha tra gli obiettivi anche quello di contrastare chi intende violare l’embargo delle armi per e dalla Libia. Una sorta di “blocco navale”. Alla buona ora. Tuona Giorgia Meloni dai suoi canali social. “Ora la UE si sveglia e propone un blocco navale in Libia. Quindi si poteva fare anche prima?”. Tutto tempo perso nella difesa della sicurezza internazionale.

Blocco navale, l’Europa ci ripensa

La presidente di Fratelli d’Italia è l’unica che da tempo prospetta questa soluzione per dare stablità al settore libico. Una soluzione che avrebbe potuto prevedere e anticipare il precipitare della situazione. Naturalmente la proposta, coerente e logica, è rimasta inascoltata. Ora il dietrofront della Ue fa veramente rabbia. “Sono anni che Fratelli d’Italia propone di fare un blocco navale al largo della Libia per proteggere i confini italiani ed europei dall’immigrazione illegale di massa e da possibili infiltrazioni terroristiche. Ci hanno detto tutti che non si poteva fare: perché “è un atto di guerra””.  Prosegue la Meloni: “Ora però che la guerra sta scoppiando veramente, anche per l’ignavia europea, la UE pensa a un blocco navale per fermare l’arrivo di armi”. La verità è che “Ancora una volta aveva ragione Fratelli d’Italia. Sia chiara una cosa: un eventuale blocco navale europeo dovrà fermare l’arrivo di armi in Libia,  ma anche e soprattutto la partenza dei barconi dal nord Africa”.

La nuova situazione in Libia, infatti, rende ora fondamentale la presenza di Eunavformed. Perché appunto costituirebbe un forte deterrente per tutti coloro che intendano far passare per il Mediterraneo armi ed equipaggiamenti “vietati” da destinare alla Libia. La riunione a Bruxelles, sebbene non abbia portato a una vera soluzione, ha anche preso in considerazione questa possibilità. Alla buon’ora.

Delmastro: “Chiederanno scusa alla Meloni e a FdI?”

Serzante il commento di Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Esteri. “Per anni Meloni ha proposto blocco navale. Ora che l’Europa lo vuole, i soloni della sinistra nostrana avranno la decenza di restare muti e chiedere scusa a Giorgia Meloni e agli italiani? Per anni Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno proposto, fra la derisione ululante della canea della sinistra italiana, il blocco navale. Gli “statisti” della sinistra ci spiegavano che era impossibile attuarlo e che si trattava solo di propaganda. Ora anche l’Europa  è vittima della propaganda di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia? Non ci interessa avere ragione, ma ci inquieta il tempo perduto nella difesa della sicurezza nazionale e internazionale”.

Commenti

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  • maurizio pinna 8 Gennaio 2020

    Sembra facile. “Il blocco navale è un’azione militare finalizzata a impedire l’accesso e l’uscita di navi dai porti di un Paese o di un territorio”. Viene dichiarato nei confronti di uno o più Paesi ed, a tutti gli effetti, equivale ad una dichiarazione di guerra, per cui, presumo, l’Europa dovrebbe dichiarare il blocco navale alla Libia, dando il via ad una guerra di difesa, che è pur sempre un conflitto. Poi, visto che il tempo per prepararsi non è molto, si dovrebbe per forza di cose affidare la missione alla NATO, dove esistono procedure per le “combined operations”, l’EU nelle precedenti misssioni è andata molto in ordine sparso e poi, questa volta, non si tratterebbe di traghettare nessuno, anzi, di bloccarli là, quindi nessuna ONG tra i piedi. Fattibile? Nutro seri dubbi. E se per caso una nave dovesse accidentalmente affondare qualcuno, vi immaginate cosa succederebbe con i giustizialisti giacobini? Salvini docet!