Libia, colloquio Trump-Erdogan. «Mantenere il cessate il fuoco. No a interferenze straniere»
Difendere il cessate il fuoco in Libia. Donald Trump e Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico a poche ore dalla presentazione del piano di pace dell’amministrazione Usa per il Medio Oriente.
Telefonata tra Trump ed Erdogan sulla Libia
«I due leader hanno parlato della necessità di eliminare le interferenze straniere e mantenere il cessate il fuoco in Libia. Hanno convenuto sul fatto che devono finire le violenze a Idlib». Così il tweet di un portavoce della Casa Bianca. Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa turche, Trump ha anche espresso le sue condoglianze al presidente Erdogan per il terremoto che ha colpito la Turchia orientale, il 24 gennaio.
Durissimo il giudizio del premier turco su Haftar definito un mercenario. «È un soldato pagato da altri. E non ha alcun riconoscimento ufficiale. Né in Libia, né da parte della comunità internazionale», ha detto Erdogan nel corso di una conferenza stampa in Senegal. Poi ha parlato di «sostegno finanziario fornito dagli Emirati Arabi Uniti e dall’Egitto»’al generale libico. Il presidente turco ha ribadito il suo sostegno al primo ministro del governo di Tripoli Fayez al-Sarraj, dicendo che non può essere messo allo stesso livello di Haftar.
Abbattuto un drone delle forze di Haftar
Intanto un drone delle forze al comando del generale libico Haftar è stato abbattuto all’alba nella zona di Misurata. Lo riferisce il portale di notizie The Libya Observer senza fornire altri dettagli. L’operazione Vulcano di rabbia delle forze fedeli al governo di Tripoli ha confermato che la difesa aerea ha abbattuto il drone a est di Misurata. Come riportato da vari media si tratterebbe di un drone emiratino.
Un netto rifiuto delle interferenze straniere in Libia è stato espresso dal Consiglio dei ministri dell’Arabia Saudita che si è tenuto a Riad sotto la guida di re Salman. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ufficiale Spa, il governo di Riad ha ribadito il suo sostegno alla popolazione libica, condannando allo stesso tempo la violazione delle risoluzioni sulla Libia del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti e l’escalation delle operazioni militari nel Paese.
«L’Italia esprime preoccupazione per le violazioni della tregua in Libia. E ribadisce la sua contrarietà ad una soluzione militare della crisi». Così su Facebook Luigi Di Maio. «Continueremo a lavorare ogni giorno per una soluzione politica al conflitto libico. Siamo preoccupati per le violazioni della tregua registrate nelle ultime ore. L’unica strada, lo ribadisco, è quella del dialogo, a partire dal prossimo incontro del Comitato militare misto».