Ivano Marescotti s’arruola nell’esercito rosso di “odi-attori” militanti. E insulta Salvini: “Razzista, bullo e cialtrone”

16 Gen 2020 16:43 - di Lara Rastellino
Ivano Marescotti foto Ansa

Ivano Marescotti è un bravo attore. Forse per questo, pur appartenendo alla schiera degli indefessi anti-Salvini, e all’intellighenzia cinematografica dal blasone rigorosamente dem, per il Checco Zalone di Cado dalle nubi, è riuscito a calarsi persino nei panni di un esponente leghista duro e puro. Certo interpretato più come una caricatura che come un ritratto… Esattamente come oggi arriva a indossare con disinvoltura e convinzione la casacca logora dell’odiatore militante di sinistra. Quello che quando prende di mira un nemico, riesce a mirare alla pancia dei suoi detrattori e al cuore dei suoi sostenitori. E allora, missione compiuta per l’attore romagnolo: anche Marescotti si arruola nell’esercito di attivisti dell’astio politico. Nella pletora di odiatori rossi, pronti a sferrare a suon di insulti, bordate contro il nemico di turno. In questo caso, ancora Salvini e la Lega. E, pur di recuperare in corso d’opera. Arrivando ben ultimo al momento, l’attore romagnolo attacca il leader del Carroccio e ne spara a profusione: «Razzista e xenofobo, se vince è pericoloso».

Marescotti choc: insulti e post al vetriolo contro Salvini e la Lega

L’originalità delle invettive è dubbia, ma in quanto a veemenza negli insulti… Del resto, ultimamente i dem dimostrano di saper e voler usare più la clava dell’aggressività verbale che il fioretto della polemica politica. Dunque, non si sottrae al confronto il buon Marescotti che, protagonista non proprio unico sulla scena social, si aggiudica l’attenzione di follower e amici di cordata con l’ultima sparata contro Salvini e la Lega. Puntualmente ripresa dal sito de Il Giornale. E sul suo profilo Facebook pubblica un video con cui lancia il suo appello agli elettori chiamati alle urne in Emilia romagna il prossimo 26 gennaio. «Andate a votare perché questa volta c’è il rischio che vinca la Lega di Salvini, con la Borgonzoni che potrebbe diventare la presidente della Regione. Voi ve lo immaginate? Io no. Non è che bisogna votare per il meno peggio: bisogna votare contro la cosa peggiore che possa capitare». Poi, scomodando il solito spettro del pericolo fascio-leghista, Marescotti aggiunge pure: «Rischiamo di essere governati dai leghisti, uno dei peggiori partiti neofascisti, razzisti, xenofobi europei. Quindi, per favore, andate a votare. Poi faremo i conti con Bonaccini». Tanto per non farsi mancare niente…

Poi l’attore rincara la dose anche dai microfoni de “La Zanzara”

Fosse finita qui… Macché: armato di motivazione anti-leghista e di odio anti-salviniano, Marescotti infilza l’affondo social facendo appello a viscere e bile. E ospite dei microfoni del La Zanzara riesce – per quanto possibile – a rincarare la dose di insulti e recriminazioni già “generosamente ” dispensata sul web. «Matteo Salvini è razzista, xenofobo e cialtrone. Noi siamo in una situazione in cui se dovesse vincere un politico come Salvini, sarebbe una cosa abbastanza pericolosa». Poi, in un attimo di resipiscenza sembra stopparsi. Ma alla domanda su cosa ne pensi dell’uomo Salvini prima ancora del politico in campo, risponde: «È meglio che non lo dico, perché altrimenti corro il rischio di essere denunciato. Come dice qualcuno, se fosse in una scuola elementare, Salvini sarebbe considerato un bullo». E giù con altri improperi…

Ma il web non perdona: moltissimi i post di solidarietà a Salvini

Ma il web non perdona. E tra chi s’interroghi su chi sia l’ultimo detrattore social e da quale pulpito parli: «Ma questo chi c**** è?. E un altro ancora: «Un nessuno, sconosciuto, che crede di avere l’essenza della virtù e il placet per offendere senza ritegno. La mania di protagonismo porta le persone fino a qualche momento razionali ad essere ridicole, restringendo la propria credibilità»! C’è anche chi si limita a rilevare che ormai a «questi personaggi» non resta che «sputare veleno ogni secondo». Poi, in difesa di Salvini, qualcun altro entra nel merito e argomenta: «Ma questi signori a caccia di streghe, dichiarano pubblicamente falsità ed insulti contro la Lega sapendo che diverse regioni Italiane sono amministrate (più che decentemente) dalla Lega in modo democratico e liberale, ed i loro cittadini ne sono più che sufficientemente contenti». Infine, a stretto giro arriva anche la replica di Matteo Salvini: «A sinistra rimangono solo insulti e offese. Hanno paura perché sentono che dopo 50 anni la sconfitta è vicina». E su dibattito fiorito e florilegio di sciocchezze, cala la pietra tombale…

 

Commenti

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  • Giuseppe Mortilla 17 Gennaio 2020

    ILLUSTRE GUITTO

  • claudio 16 Gennaio 2020

    non sarebbe opportuno non frequentare cinema, teatri, trasmissioni tv e …. sanremo ove figurano ste figuri? per parte mia SI

  • Elio Starace 16 Gennaio 2020

    Essendo ormai alla deriva non hanno altro modo civile di esprimersi. Sono convinti che l’oltraggio e il turpiloquio della controparte sia l’ancora di salvataggio dalla loro confusione mentale.

  • maurizio pinna 16 Gennaio 2020

    Mi ripeto, ma come fare ad astenersi di fronte a tanta sfacciata provocazione.
    Il latinista Concetto Marchesi, in un intervento all’VIII congresso del PCI così si era espresso: «Noi dobbiamo combattere l’idea diffusa che tutto nel nostro mondo comunista sia uggia, pesantezza, musoneria, rancorosità…
    Per le faccine o faccione di costoro che lì per li mi vengono alla mente, dando ragione al Lavater, verrebbe da aggiungere, senza alcun riferimento a precisi personaggi.. ”facce da schiaffi, brutte bertucce, brutti gufi, che proprio come i gufi, spesso, hanno il naso grifagno e gli occhi rotondi, oppure hanno la fisionomia grossolana e volgare che traspare da certi quadri agresti di Frans Hals.
    Insomma gente brutta e vecchia nella fisionomia, nella mente, in tutto.