Inchieste sull’ippodromo delle Capannelle: il pm chiede l’archiviazione per Alemanno e la sua giunta
La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per l’ex sindaco Gianni Alemanno e altri esponenti dell’allora giunta di centrodestra per l’inchiesta sulla gestione dell’ippodromo delle Capannelle. Nel registro degli indagati, con l’ipotesi d’abuso d’ufficio, oltre ad Alemanno erano stati iscritti altri amministratori. L’ex vicesindaco Sveva Belviso, tre ex assessori Alfredo Antoniozzi, Davide Bordoni e Fabrizio Ghera e altre persone. L’inchiesta aveva preso spunto da un esposto presentato nel 2013 dalla Federazione nazionale Trotto e dall’Unione proprietari Trotto. Ora il pm Erminio Amelio ha chiesto l’archiviazione.
Nel mirino alcune delibere della giunta Alemanno
L’inchiesta partiva dalle delibere che avevano permesso, a suo tempo, alla società Hippogroup spa di proporre il concordato preventivo. Ma anche di vedersi affidare l’ippodromo per una cifra che supera di poco i 66mila euro l’anno. Cifra che era stata ritenuta, stando alla denuncia, troppo esigua rispetto alla vastità dell’area di Capannelle di circa 170 ettari. Inoltre accedendo al concordato preventivo, secondo le prime indagini, si sarebbe evitato il fallimento della società e permesso al Comune di Roma di recuperare una parte dei crediti vantati per il mancato pagamento dell’affitto negli anni precedenti. La delibera di giunta nel mirino della Procura, la numero 199, era stata varata nel maggio del 2013. Concedeva, fino al 2016, l’ippodromo alla Hippogroup per un canone triennale a 198mila euro, appunto 66mila ogni 12 mesi.
La richiesta del pm sull’inchiesta delle Capannelle fa seguito all’archiviazione di un’altra indagine sui bus della capitale.