Il fisco non crede al loro matrimonio e tassa il regalo di nozze agli sposi. Meloni: “Stato maniaco” (video)

23 Gen 2020 12:49 - di Redazione
Sposi

Sposi evasori? Regalo di nozze avvelenato. “Prima notte di nozze con Gualtieri”, è il titolo corrosivo del Tempo, che meglio non potrebbe sintetizzare una vicenda assurda che vede due giovani sposi vittime del fisco. Giulia e Nicola, considerata ora una coppia di evasori, si sposano il 25 ottobre del 2014: piuttosto che ricevere il classico servizio di argenteria, ottengono 9mila euro cash. Ed è stata la loro rovina…Dovranno pagare 4 mila euro di multa. La vicenda paradossale e triste è stata raccontata da Myrta Merlino su La7.

Loro si sposano, il fisco li punisce

Il fisco assetato di sangue non crede al matrimonio. C’è poco da fare ironia, però. Si tratta di una cifra importante, e la beffa è cocente per gli sposi. Le buste contenenti i soldi ricevuti in dono vanno sotto inchiesta, perché non sono stati versati subito in banca.  Lei era partita per una borsa di studio e ha depositato il denaro un mese dopo il sì; il marito invece si reca in banca 15 giorni dopo. Ma per gli ispettori si tratta di un tempo eccessivamente lungo: il sospetto è che quei contanti siano frutto di una piccola evasione. Insomma, per il fisco non c’è connessione tra Matrimonio e denaro. E l’odissea per i due ha avuto inizio.

Gli sposi: “Ci hanno accusato di non avere le prove”

Sembra un’assurdità ma purtroppo è un vero e proprio incubo, come spiega Giulia: “L’assistente tributarista ci ha detto che non avevamo strumenti per dimostrare quello che affermiamo. E l’onere della prova spetta a noi”. Dunque il contribuente, accusato di aver nascosto imponibile, deve provvedere a raccogliere e poi mostrare tutte le prove per accertare la propria onestà. Altrimenti viene considerato colpevole.

“Stato maniaco”

Non solo. Anche amici e parenti potrebbero essere inguaiati. Potrebbero aver staccato gli assegni per nascondere i guadagni non dichiarati da parte degli sposi. Il fisco arriva addirittura a dubitare che il matrimonio sia stato celebrato. Per cui è arrivata la beffa: “Non siamo stati in grado di fornire prove sufficienti. Ed è arrivata la sanzione di 4mila euro. Come se fossimo evasori”. La prossima volta solo argenteria. Molto meglio, ammette sconsolata la donna.

La storia kafkiana ha scatenato la dura reazione di Giorgia Meloni, nel corso dell'”Aria che tira”: “La repressione fiscale verso gli italiani sta raggiungendo vette finora rimaste inesplorate”. La storia di Nicola e Giulia, sostiene la presidente di Fratelli d’Italia sui propri profili social rappresenta “Un altro episodio, l’ennesimo, di uno Stato maniaco che si dimostra debole con i forti, ma forte con i deboli. Basta!”.

 

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  • Banchero Giuseppe 24 Gennaio 2020

    Ma sono peggio della Santa Inquisizione!