“Gianluigi, vai fino in fondo e sfascia i grillini”: Sallusti tifa per l’espulso Paragone
Con la cacciata del senatore Paragone il M5S è a un passo dall’esplosione. Dire caos rende solo in parte la rabbia degli iscritti e il panico di chi è rimasto dentro. E che medita di uscire per luoghi più salubri. Intanto c’è chi osserva e commenta la fine annunciata di un partito – il M5S- che ha tradito se stesso. Interessante , per questo, il commento di Alessandro Sallusti, dalle colonne del Giornale il direttore bacchetta prima Paragone, raccontando la sua storia politica. Poi, alla fine gli fa un augurio che non si può non sottoscrivere: Annientali del tutto: è la sintesi.
L’editoriale di Sallusti inizia rievocando quando sul finire del 2017 vide Paragone sul palco grillino. Presentava la manifestazione che incoronava Luigi Di Maio candidato premier dei Cinque Stelle. “Tra me e me dissi: ecco, ci risiamo, altro giro altro regalo. E il regalo arrivò puntuale poche settimane dopo con la candidatura a senatore in un collegio blindato”. Sallusti è caustico. “Perché Gianluigi è fatto così: adesca, incanta, incassa e poi si mette a fare casino se non gli danno tutto quello che chiede. In questo è un numero uno e con questa tecnica ha girato tutto l’arco costituzionale mediatico e politico”, è la critica severa. “Salvo la sinistra, che non escludo sia già nel suo mirino come prossima tappa”. Una frustata.
L’ironia di Sallusti su Paragone
Sallusti ironizza sulla carriera del senatore pentastellato espulso dal Movimento. Ma poi lo invita a ”sfasciare quel che resta dei grillini”. Prevale l’auspicio che il m5S scompaia del tutto. “Lo confesso, questa volta, vedi i casi della vita -scrive Sallusti- mi ritrovo a tifare l’infedele Paragone: forza Gianluigi, vai fino in fondo e sfascia quel che resta dei grillini, è l’occasione per riscattare una vita ondivaga e sei a un passo dal realizzare il tuo sogno di sempre: entrare se non proprio nella storia almeno nella cronaca. Dài senatore, tu le cose sai come sono andate e come stanno dentro quella gabbia di matti: parla, fai qualcosa, pensa al titolone di prima pagina sul Corriere: “Paragone fa cadere il governo”; su Repubblica: “Conte si arrende a Paragone”; sul Giornale: “Grazie Gianluigi”. E poi, pensa che tristezza se passata la sbornia di Capodanno -conclude- nessuno, come probabile, si ricorderà né parlerà più di te”.
non credo proprio che siano vicini all’esplosione, anzi…dureranno fino all’ultimo giorno così come i piddini e farnno nomine e leggi…proprio a favore della nostra amata Patria… si proprio a favore…
Poveri noi in che mani siamo.