Feltri iperbolico: i preti vogliono sposarsi? Ma è meglio una martellata sulle p***e

14 Gen 2020 17:50 - di Redazione
Vittorio Feltri foto Ansa

Feltri iperbolico. nel senso letterale del termine. «Vietare il matrimonio? No, ognuno è libero di fare quello che vuole, anche tirarsi le martellate sulle palle. E allora, il sillogismo nasce spontaneo: «Meglio sposarsi o una martellata? Forse con una martellata uno se la cava…». Ad asserire il paradosso sarcastico è il solito, caustico Vittorio Feltri che interviene a gamba tesa nel dibattito in corso, anche all’interno della Chiesa, sull’abolizione del celibato per i preti.

Vittorio Feltri e le iperboli sul matrimonio

«Non mi riguarda personalmente, ma analizzando il problema non ho potuto evitare di evidenziare i rischi a cui un prete sposato andrebbe incontro. Intanto, chiunque si sposi, dopo qualche anno ne ha pieni i c…», dice il direttore di Libero in collegamento telefonico con la trasmissione Un Giorno da Pecora su Radio 1 Rai. Poi prosegue sempre sardonico: «Io esamino quello che succede in Italia, dove il numero dei divorzi è veramente molto elevato. Tanto che la gente non si sposa neanche più, ma preferisce la convivenza»… E giù con altre iperboli e paradossi del filone…

«Ma se un parroco nella canonica inizia a litigare con la moglie»…

Fino a declinare argomentazioni e teorie all’ambito ecclesiastico. «Se io mi sposo con una donna e poi litighiamo, nessuno ci fa caso. Ma se un parroco nella canonica inizia a litigare con la moglie e a far volare i piatti, è chiaro che la comunità se ne accorge», evidenzia Feltri. «Poi  – aggiunge sfidando la matematica percentuale – c’è anche il problema della prole: se fa due o tre figli, almeno una testa di c… la avrebbe. A volte anche tutti. Avere figli che vanno in discoteca, si drogano, bevono e fanno casini per un prete non sarebbe un’agevolazione».

E in chiusura un consiglio per chi si vuole sposare…

Poi, esaurito l’argomento matrimonio e il paragrafo bis sulle nozze per i sacerdoti, il giornalista dà un consiglio a chi si sta per sposare: «Di vivere in solitudine: è la cosa migliore di questo mondo. Io per esempio non solo ho separato le camere da subito, ma poi ho separato i piani. E per un lungo periodo ho separato anche le case. Con mia moglie ci vediamo tutte le sere. Le voglio bene e c’è un rapporto di affetto che non ho mai avuto con nessun altro. Ma anche dal punto di vista sessuale dopo qualche anno non ne puoi più»…

Commenti

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  • ALESSANDRO LEPRI 15 Gennaio 2020

    Date moglie ai preti. Loro mettono le corna a tutti e nessuno le puo’ metere a loro.
    Pensate che soddisfazione sarebbe scoparsi la preta, la moglie del prete.