Coronavirus, le mascherine? Una sciocchezza: parlano gli esperti
Mascherine? Ma per piacere. E’ una sciocchezza coprirsi il volto con una mascherina nel tentativo di scampare dal contagio del Coronavirus: “Non serve a niente”. Lo dicono esperti e virologi. Eppure, stamane è assalto alle farmacie della Capitale per acquistare mascherine che proteggano le vie respiratorie. Se sono terminate, le persone le ordinano addirittura. Escono con le mascherine alcuni clienti del Grand hotel Palatino, l’albergo a via Cavour, nel rione Monti, dove alloggiavano i due turisti cinesi risultati positivi al coronavirus. Due ragazze in abbigliamento sportivo hanno lasciato l’albergo, a metà mattinata, con le mascherine sul viso.
Mascherine? Inutili: i rimedi sono altri
Ma protezioni del genere non servono a persone sane, ma solo a pazienti già malati e agli operatori sanitari a stretto contatto con i contagiati. Lo ha ribadito Walter Ricciardi, docente di Sanità pubblica alla Cattolica di Roma, ascoltato da molti siti e quotidiani online. Ribadisce il concetto Massimo Andreoni, direttore della Clinica Malattine infettive del Policlinico Tor Vergata: E insensato metterle, è il concetto.
Ribadito da Giovanni Mega, direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio nazionale delle Ricerche di Pavia: “Le mascherine non garantiscono la completa protezione dal nuovo coronavirus – ha dichiarato all’Agi -. Possono essere utili a coloro che si trovano in una zona ad alto rischio di contagio. Perché possono contribuire a evitare l’inalazione di aerosol: ad esempio proteggono dagli starnuti. Ma al di fuori dell’area di contagio, le mascherine non servono proprio a nulla. Le due principali raccomandazioni restano due: lavarsi bene e spesso le mani ed evitare i luoghi affollati”. Insomma, facendo una carrellata di opinioni vediamo che i parreri sono unanimi.
Tranchant anche il virologo Roberto Burioni: “Le mascherine stanno andando a ruba ma forniscono un grado molto basso di protezione”. È bene che le persone sappiano, spiegano gli esperti, che, servono soltanto a “impedire la diffusione della malattia dagli infetti” e non a proteggere i sani.