Coronavirus, attivato lo stop ai voli. Ma gli esperti avvertono: misura di facciata, in migliaia fanno scalo

31 Gen 2020 12:33 - di Redazione
voli

È diventato pienamente operativo il blocco dei voli diretti tra Italia e Cina, annunciato ieri dal premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa in cui ha confermato i primi due casi di contagio da Coronavirus nel nostro Paese. Atterrati a Fiumicino e Malpensa gli ultimi cinque voli che erano già in viaggio quando è scattato il divieto, dunque, d’ora in poi non ci saranno più accessi diretti da e verso la Cina. A darne conferma è stato l’Enac, che ha provveduto alla sospensione “su disposizione delle Autorità sanitarie” e “fino a nuove disposizioni”.

Ripartono solo gli ultimi cinque voli atterrati

L’unica eccezione prevista riguarda proprio quei cinque voli, per il cui atterraggio sono state disposte tutte le precauzioni del caso, con strutture sanitarie organizzate negli scali per accogliere i passeggeri ed effettuare i controlli previsti. Quei cinque aeromobili, ha fatto sapere l’Enac, possono ripartire con a bordo i passeggeri già previsti. Chiunque altro abbia voli per la Cina già prenotati è invitato a contattare le compagnie aeree e gli operatori dai quali hanno acquistato i biglietti.

I dubbi degli esperti: “Migliaia di cinesi arrivano dopo aver fatto scalo…”

Ma la misura è davvero efficace? Gli esperti di trasporto aereo nutrono dei dubbi. “Migliaia di passeggeri cinesi arrivano in Italia non con collegamenti diretti, ma facendo uno scalo a Dubai, a Doha, a Istanbul, a Mosca e imbarcandosi quindi sugli aerei di Emirates, Qatar Airways, Turkish Airlines e Aeroflot”, ha sottolineato un dirigente di un vettore cinese con base in Italia, sentito dal Corriere della Sera. “Il governo Conte bloccherà selettivamente tutti i cinesi? O anche quelli che sono stati a bordo con i cinesi?”, ha quindi chiesto il dirigente, che è voluto rimanere anonimo perché non autorizzato dalla casa madre a parlare con la stampa.

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