Citofonare a “Piazza Pulita”: a rovinare la vita a Yassin è stato Formigli, che lo ha sbattuto in tv

31 Gen 2020 16:38 - di Massimiliano Mazzanti
Formigli

Formigli, Yassin e “Piazza pulita”: qualche considerazione. Riceviamo da Massimiliano Mazzanti e volentieri pubblichiamo:

Caro direttore, Fino a qualche giorno fa, Yassin non lo conosceva nessuno. E quando si dice: qualche giorno fa, s’intende anche dopo che Matteo Salvini aveva avventatamente “citofonato” nel suo appartamento. Non ci sono e non possono esserci dubbi su questo: il diciassettenne Yassin era solo il nome di un ragazzo che vive in periferia, di cui nessuno – fuori dal suo palazzo e negli immediati dintorni – sapeva nulla. E che sarebbe ripiombato nell’assoluta anonimia, passata la “buriana elettorale”.

Ora, invece, La7 lo ha portato in video, lo ha mostrato, lo ha fatto parlare: <A un diciassettenne hai rovinato la vita da un giorno all’altro>. E come avrebbe mai fatto, Salvini, a rovinargli la vita? Quali conseguenze avrebbe mai potuto avere quella “citofonata” nella sua vita, sopra a tutto in un ambito più esteso, dalla città all’intero Paese? Se Yassin avrà un domani qualche problema nel relazionarsi col prossimo, semmai, sarà a causa di “Piazza Pulita”. Sarà a causa del fatto di essersi messo in mostra come ha fatto, dando un volto e un’identità al fatto incriminato da giorni.

Formigli ha tolto Yassin dall’anonimato

Pertanto, invece di fare “Piazza pulita” del sospetto che era stato sollevato sul nome di Yassin da una mamma dello stesso Pilastro, per fare un po’ di facile “audience”, Corrado Formigli ha permesso che almeno parte dei telespettatori del suo programma s’interrogassero: se quel ragazzo che hanno visto fosse realmente innocente o meno. In buona sostanza, da oggi, non sarà colpa di Salvini se, quando girerà per Bologna, Yassin verrà additato come quello “citofonato da Salvini”; o come il “sospetto spacciatore”; sarà colpa di quella “televisione progressista” che ipocritamente lo ha mostrato al mondo, dicendo di volerlo difendere.

Violazione della Carta di Treviso sui minori

Riceviamo segnalazione che l’ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna avrebbe  ricevuto una nota di alcuni colleghi. Che fanno presente come Formigli abbia violato  il codice deontologico,  mostrando un minore in tv. C’è infatti la violazione dell’articolo 7 del codice deontoligico sul diritto alla riservatezza dei minori. Formiglie e lo staff di “Piazza Pulita” potrebbero replicare di avere avuto l’ok dalla famiglia del giovane tunisino. Ma anche in questo caso si entra in un terreno pericoloso. C’è l’articolo 5 della Carta di Treviso che afferma ua cosa ben precisa: dinon esporre il minore “a prescindere” dall’sseso dei suoi genitori”. Insomma, e poi dovrebbeessere Salvini a chiedere scusa?…

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