Berlusconi: «Dopo 70 anni di comunismo vincere in Emilia Romagna è possibile»
«È assolutamente possibile una nostra vittoria dopo 70 anni di comunismo alla guida dell’Emilia Romagna». Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia. Il Cav interviene da Arcore nel corso dell’incontro all’hotel Savoia di Bologna, dove il partito presenta i suoi candidati in vista delle regionali. «Io sono abituato a credere nei traguardi che a tutti risultano difficili da raggiungere», spiega. E poi ancora: «È stato così quando ho detto che volevo costruire le new town e ci sono riuscito. Quando ho detto voglio costruire una tv nazionale che possa fare concorrenza alla Rai. E anche questo traguardo è stato raggiunto. Ancora, è stato così quando ho detto tra due mesi saremo noi al governo e cambieremo l’Italia con una rivoluzione liberale. E poi quando ho acquistato il Milan. Era sull’orlo fallimento e sono riuscito a farlo diventare la squadra che ha vinto di più al mondo».
Berlusconi: «Vincere è possibile»
«Questa volta – ammette Berlusconi – non sono così sicuro dell’esito delle elezioni. Ma ci sono molte cose che mi fanno sperare in una vittoria del centrodestra. Ad esempio i tanti amici che dalle province dell’Emilia-Romagna mi telefonano. Dimostrando grande convinzione e entusiasmo, e mi dicono cosa stanno facendo per approcciare i cittadini che hanno votato noi nel passato. Questi cittadini, quando vengono contattati e stimolati a ragionare sui programmi, sul cambiamento, si convincono e dicono “questa volta torneremo a votare”. Queste considerazioni mi fanno ritenere possibile una nostra vittoria dopo 70 anni di comunismo alla guida della vostra regione».
Elezioni in Emilia Romagna
La campagna elettorale è al rush finale e in Emilia Romagna il Pd trema. «Zingaretti – dice Anna Maria Bernini – ha annunciato che dopo le regionali di fine mese scioglierà il Pd per fondare un nuovo partito. L’ennesima rifondazione, dunque: dalla falce e martello alla Quercia per finire alle sardine. Ma l’esperienza insegna che a sinistra tutto cambia perché nulla cambi. Comunque auguri. Intanto Bonaccini in Emilia-Romagna ha anticipato i tempi facendo già sparire dalla sua campagna elettorale il simbolo del Pd, che da oggi a tutti gli effetti diventa il partito che non c’è».
Amici, ieri è deceduto purtroppo Giampaolo Pansa ed è una gravissima perdita per la cultura storia, politica e giornalistica italiana………..lui comunista, con il Sangue dei Vinti aveva portato a galla la verità nascosta per cinquant’anni dalla vulgata resistenziale; chi ha sofferto e porta sulla propria pelle le cicatrici di quella folle guerra civile, che doveva portare l’Italia al “radioso paradiso” di Stalin e Tito, non dimentica e prega per Lui.