5S in subbuglio, Di Maio perde anche De Toma e Silvestri. I due volano al Misto

9 Gen 2020 17:02 - di Fortunata Cerri

Massimiliano De Toma e Rachele Silvestri danno l’addio al M5S.  I due deputati hanno già comunicato al presidente della Camera la decisione di abbandonare il gruppo per aderire al Misto. Questa sera alla Camera è in programma un’assemblea congiunta degli eletti M5S con Luigi Di Maio che si preannuncia infuocata: focus sull’agenda di governo ma, soprattutto, sulla questione delle restituzioni, dopo l’indagine aperta dai probiviri sui parlamentari inadempienti.

Tensioni al M5S

Dalla fine di dicembre il Movimento 5 Stelle è stato al centro di varie tensioni a partire dall’abbandono dell’ex ministro Fioramonti. Il ministro 30 dicembre, in un post su Facebook, aveva fatto sapere di aver deciso di andare via perché “deluso” dal Movimento. Il 3 gennaio, invece, ad annunciare il passaggio al Gruppo Misto sono stati i deputati Nunzio Angiola e Gianluca Rospi che criticavano la gestione del M5S. Il primo ha attaccato i vertici che «hanno preferito trincerarsi in una chiusura pregiudiziale nelle proprie granitiche convinzioni».

A gennaio anche gli addii di Angiola e Rospi

«Come avevo ripetutamente preannunciato – ha detto Angiola – per una serie di meditate e rilevanti ragioni ho dato il mio voto di fiducia al governo di Giuseppe Conte, ma non ho votato la legge di bilancio. Ho manifestato vivo disappunto per la compressione delle prerogative parlamentari e per l’approvazione di provvedimenti che, nella mia qualità di professore ordinario nell’università, non potevo assolutamente accettare». Il parlamentare ha aggiunto di aver «più volte denunciato scarsa collegialità e scarsa attenzione ai singoli parlamentari». Per il secondo «non è più tollerabile una gestione verticistica e oligarchica» del Movimento. A metà dicembre al Senato Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro avevano lasciato il Movimento per passare alla Lega. Intanto, a inizio gennaio, il collegio dei probiviri del Movimento ha deciso di espellere Gianluigi Paragone per aver votato contro la legge di bilancio.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *