“Venerdì nero” sulla prima pagina del “Corriere dello sport”. E scatta l’accusa di razzismo
Le foto di Romelu Lukaku e Chris Smalling con il titolo “Black Friday”. Fa discutere la prima pagina pubblicata oggi dal Corriere dello Sport per presentare il big match di domani tra Inter e Roma. In tanti sui social si scagliano contro la scelta fatta dal quotidiano. E tra i primi a esprimere il proprio dissenso sono proprio i club di Lukaku e Smalling. “No one, absolutely nobody, not a single soul“, ha scritto la Roma nella versione inglese del suo profilo twitter prendendo le distanze dalla prima pagina del Corsport pubblicata dal club giallorosso a corredo del post. «Il calcio è passione, cultura e fratellanza. Siamo e saremo sempre contro ogni forma di discriminazione», è il messaggio postato dall’Inter sempre su twitter.
Accuse di razzismo sui social
Lo sdegno dilaga sui social. “Che Schifo! Tutto il resto del mondo si vergogna di voi”, “Imbarazzante, vergognatevi”, “Cancellate questa m…”. “, “La pubblicate anche? Siete senza limiti”, si legge in alcuni post, mentre in altri vengono lanciate esplicite accuse di razzismo oltre a insulti di vario genere. Intanto la prima pagina “incriminata” sta facendo il giro del mondo. Ne parlano alcuni media britannici e sono tanti anche i commenti in inglese al post pubblicato dalla Roma.
La difesa del Corriere dello Sport
“Un titolo innocente trasformato in veleno“. Così il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, risponde alle critiche piovute addosso al suo quotidiano per la prima pagina pubblicata oggi con il titolo “Black Friday” e le foto di Romelo Lukaku e Chris Smalling. «L’elogio della differenza», lo definisce Zazzaroni in un articolo postato sul sito del quotidiano. «Piattaforme digitali? Direi pattumiere. Truccate da rancori nobili. Sdegno a buon mercato. Un bel pensiero al giorno toglie il medico di torno. Eserciti di benpensanti di questi tempi affollano il web per tingersi di bianco le loro anime belle. Individuato il razzista di turno, vai, due colpi alla tastiera e via la macchia, ti senti un uomo migliore in un mondo migliore», scrive Zazzaroni.