Terroristi islamici che odiano il Natale. Allarme a Vienna, tre arresti. Allerta anche in Svizzera
Terroristi islamici ancora in azione. E ovviamente si tratta di immigrati. Stavolta tocca all’Austria essere nel mirino dei nemici dell’Occidente. E’ allerta a Vienna per il rischio di un possibile attentato nei giorni di Natale. L’allarme è scattato dopo il fermo avvenuto venerdì sera, nel distretto cosiddetto “multiculturale” della Favoriten, di un presunto terrorista che avrebbe pianificato di condurre un attentato con mezzi esplosivi nella capitale austriaca a Capodanno. Il fermo è stato eseguito dalle forze speciali di polizia austriaca “cobra”.
Gli islamici contro il Natale
Il sospettato sarebbe un immigrato di 18 anni di origine balcanica residente e domiciliato in Austria, il quale non avrebbe opposto resistenza al momento dell’arresto. L’operazione, secondo quanto riferiscono fonti di intelligence, è nata da indicazioni nell’ambito della collaborazione internazionale. Sono in corso accertamenti relativi alla radicalizzazione del giovane, sospettato di essere vicino a un gruppo islamico di origini albanesi e simpatizzante dell’Isis. Ma non è finita. Il quotidiano austriaco Kronen Zeitung riferisce inoltre di due ceceni di 25 e 31 anni arrestati giovedì scorso. L’avvocato Wolfgang Blaschitz, il difensore di uno dei due uomini, ha riferito ai media austriaci che il suo cliente è stato accusato “di aver pianificato un attacco con esplosivi o altro nel periodo tra Natale e Capodanno”. Il suo assistito però nega ogni accusa. La polizia, invitando alla calma, ha avvertito la popolazione di usare cautela nei luoghi di assembramento e di fare attenzione a pacchi o borse abbandonati.
Terroristi sotto osservazione anche in Svizzera
Non solo l’Austria nel mirino dei terroristi islamici. Revisione in vista in Svizzera per la Legge federale sulle attività informative, entrata in vigore due anni fa, il primo settembre 2017. La modifica è punta a consentire la sorveglianza di estremisti e animalisti potenzialmente violenti. Il consigliere nazionale Alfred Heer (Udc/Zh), vicepresidente della delegazione delle Commissioni della gestione, ha spiegato alla Nzz am Sonntag. Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (Ddps) ha illustrato alla stessa delegazione piani nel corso di quest’anno. Secondo fonti “ben informate”, la revisione consentirà di estendere la sorveglianza di comunicazioni, l’osservazione di eventi in luoghi privati. Se necessario installando microfoni, o il controllo di nascosto di sistemi informatici anche a questi gruppi di persone con potenziale di violenza.