Sputi e spinte al sindaco leghista, una donna finisce a terra. Salvini contro le sardine: è nazismo rosso (video)
Sputi, spinte, minacce e insulti. Il sindaco leghista di Massa Francesco Persiani, che era insieme a sua moglie, se l’è vista brutta a Firenze. Un gruppo di facinorosi, probabilmente di ritorno dalla manifestazione delle sardine, li ha affrontati mentre si recavano a piedi alla cena del Carroccio con Matteo Salvini al teatro Tuscany Hall. Con il sindaco anche l’assessore al Turismo del Comune di Massa (Massa Carrara), Veronica Ravagli e il marito Emanuele Canepa, responsabile della comunicazione per la Lega in Toscana.
“Avevamo parcheggiato in via Aretina per andare alla cena – ha spiegato Ravagli alla Nazione – quando un gruppo di persone, una quarantina, che non stavano manifestando, hanno iniziato a insultarci e poi ci hanno circondato con fare minaccioso. Vicino non c’erano forze dell’ordine ed è arrivata solo una vigilessa».
Ravagli ha spiegato che, impaurita, ha preso «il telefono e iniziato a girare un video. A quel punto mi hanno strappato il telefono gettandolo via e sono stata spinta a terra. Nel frattempo hanno sputato in faccia al sindaco e a mio marito». «Ci hanno circondato minacciandoci che ci avrebbero picchiato – ha detto Persiani -. Ci siamo impauriti perché eravamo soli. Un esposto sicuramente lo faremo».
Sputi e spinte, la reazione di Salvini
Anche il senatore leghista Roberto Calderoli ha commentato l’episodio “Alla faccia delle ‘sardine’, qui siamo più vicini ai piranha o alle murene. Che siano stati loro o gli antagonisti o i centri sociali, che condividono le piazze con questi ragazzi, poco mi importa: sono loro ad aver organizzato la manifestazione a Firenze e ad esserne responsabili nel bene e nel male. E finora non ho letto scuse per l’aggressione a persone indifese tra cui una donna. E questo il loro concetto di democrazia?”.