Sport a Roma, la Capitale fanalino di coda d’Italia: ecco come il Campidoglio paralizza gli impianti
La situazione attuale dello sport romano: criticità e prospettive
Un nuovo regolamento ha paralizzato l’adeguamento degli impianti
Urge una rinegoziazione con i concessionari morosi e non
Non solo. Tutto va incrociato e declinato al delicato tema di eventuali morosità e mutui non pagati dai concessionari per i quali il Comune è esposto per milioni di euro. Ovviamente non ho dati precisi e aggiornati. Ma so con certezza che la situazione è profondamente peggiorata dal 2013. Non solo i concessionari morosi sono ancora al loro posto. Ma ve ne sono di nuovi. Nessuna soluzione è stata adottata. Credo che sia corretto tentare di salvare posti di lavoro e esperienze progettuali in difficoltà. È necessario procedere a una rinegoziazione dei mutui, ma con precisi paletti per gli inadempienti e la possibilità per i concessionari virtuosi di accedere anch’essi a forme di rinegoziazione.
Lo stadio Flaminio: tanti progetti, ma mai un vero e proprio bando
E non è ancora tutto. Desta impressione lo stato in cui versano due grandi impianti storici lo stadio Flaminio e il Palazzetto dello Sport di viale Tiziano dell’ingegner Nervi. Lo stesso Campo Testaccio. Che fare? Rispetto al Flaminio, per esempio, nel 2012, dopo che la Federugby e il Coni ci comunicarono la volontà di non investire nella sua ristrutturazione. E dopo la rinuncia del governo Monti a sostenere la candidatura olimpica di Roma 2020 (a cui probabilmente la Raggi si è ispirata per quelle del 2024), il Comune commissionò uno studio di fattibilità per un possibile diverso utilizzo sportivo dello stadio. Ma a quanto mi risulta sia l’amministrazione Marino, che quella Raggi, non lo hanno preso in considerazione. Si parla sempre di far presentare progetti, ma di bandi veri e propri neanche l’ombra. Di conseguenza appare effimero ogni discorso sugli stadi di proprietà di Roma e Lazio. Il primo in alto mare dopo decine di incontri, conferenze servizi, progetti e delibere cambiate nel tempo. E l’altro al momento mai presentato ufficialmente.