Sgarbi contro Grillo a valanga «Ha mandato a fare in c… il suo popolo»

4 Dic 2019 14:12 - di Sgarbi
Sgarbi contro Grillo

Sgarbi contro Grillo in tutto il suo furore. Il critico d’arte si abbatte come una valanga su Beppe Grillo e sull’alleanza “innaturale” tra Pd e M5S. Lo ripete da quando è nato il Conte 2. Con la consueta veemenza, il critico d’arte non usa mai perifrasi, tutt’altro. Bombarda i giallorossi appena ne ha l’occasione. Il collegamento con Giovanni Floris a Di Martedì su La7 è stato il solito fuoco d’artificio.

Sgarbi contro Grillo con furore

“Si tratta di una alleanza opportunistica che non corrisponde al riscontro con gli elettori”, spiega Sgarbi. Il bersaglio polemico più diretto è però il fondatore del Movimento Cinquestelle. Beppe Grillo, che ha santificato l’alleanza tra i due partiti, mandando a quel paese partito e popolo grillino. In collegamento c’era Elsa Fornero che criticava i toni aspri della politica di questi tempi. Sgarbi non sottilizza troppo sulla forma. Sono i contenuti politici ad essere sotto accusa.  “Non posso criticare la durezza delle parole che rappresenta una delle mie cifre. – dice Sgarbi – La parolaccia, che è il punto di partenza di Grillo, è quella che oggi ha detto al suo popolo: Andate a fare in culo voi. È un paradosso, ha mandato fuori i propri elettori…”.

“Il Movimento 5 Stelle – ha argomentato – parte dal vaffanc…di Beppe Grillo e continua in una serie di paradossi entropici che lui racconta a un ignaro Luigi Di Maio, che è scandalosamente ministro degli Esteri…”. Sgarbi contro Grillo e non solo. N ha per tutti e non salva certo il partito di Renzi Italia Viva e di  Liberi Uguali: “Anche quello di Matteo Renzi è un partito opportunistico, mentre Leu è un frammento di idee perdute guidato da un magistrato. Insomma, nulla tiene insieme in una visione comune…”. Il quadro d’insieme che traccia Sgarbi non fa un grinza. Il paradosso è questo: il fondatore e ora garante del Movimento era nato dai V-day iniziati nel 2007. E ora ritorna alle origini, ma in senso opposto: e il Vaffa lo riserva a quegli antichi  e omai dispersi elettori.

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