Sardine in piazza tra Anpi e magliette antifà: domani capiremo chi siamo, mangeremo insieme…
Sardine in piazza per il raduno nazionale a San Giovanni. Una piazza che le sardine volevano riprendersi, dopo la folla radunata dal centrodestra lo scorso 19 ottobre.
Il leader Mattia Santori, temendo di sbagliare, fornisce risposte sempre più confuse: “Da domani capiremo chi siamo, ci incontreremo, mangeremo insieme, ci daremo delle linee guida”. Cosa vogliono diventare? Non si capisce ancora.Non un partito, assicura Santori. Ma un “gruppo di pressione”. Un gruppo di pressione su una sinistra sfiancata dai suoi stessi errori e che è al governo del paese. Ma la pressione finalizzata a cosa? Ancora risposte evasive: “Ci saranno tavoli di lavoro, ognuno lavorerà per la propria Regione”. Un movimento con un taglio locale, dunque.
Sardine, la benedizione di Anpi e Zingaretti
E’ chiaro però che le sardine sono un gruppo di fiancheggiamento della sinistra. Incassano in rapida successione il grazie via twitter di Zingaretti, la presenza di Niki Vendola a San Giovanni e quella di Flores d’Arcais. In più la benedizione dell’Anpi.
Carla Nespolo, presidente dell’Anpi, ha preso la parola per portare il suo “solidale saluto” alla piazza. “Speranza è la parola che ci unisce. Lotta e speranza, futuro e presente da migliorare. E’ venuta da voi una grande ventata di speranza e impegno democratico. Odio gli indifferenti, e io lo voglio dire forte: l’Anpi è con voi, i partigiani e le partigiane sono con voi”.
Galvanizzati da cotanto incoraggiamento i sardini intonano la solita “Bella ciao” seguita dall’innovativo slogan: “Ora e sempre resistenza”. Ma la connotazione antifascista non si sente solo dagli slogan: c’è anche il banchetto con le magliette antifasciste che ovviamente vanno a ruba. T- shirt con scritto fra l’altro ‘qui nessuno è straniero’, ‘ieri partigiani oggi antifascisti’ ‘stop racism, stop violence’. “Ne stiamo vendendo- dice Franco, titolare del banco – Sono 25 anni che faccio questo lavoro”.
Manca per ora Virginia Raggi, la cui presenza viene invocata da Mattia Santori: “Ci sono tante persone che richiedono una politica seria, non mi stupirebbe che anche una sindaca come Raggi fosse qui oggi”. Una sindaca seria Virginia Raggi? Non serviva altro per capire che il leader delle sardine di politica si intende assai poco…
Ci sono invece le sardine nere, cioè un gruppo di ragazzi africani, le cui richieste sono le solite: via i decreti sicurezza dell'”odiato” Salvini.
Diventar vecchi per essere dei coglioni è meglio morir prima, normalmente la vecchiaia seria porta consigli ai giovani non stupidità.
Se le sardine sono pacifiste e apolitiche io sono Elvetica!!!!!!!!!!!
Non trovo le parole per commentare uno schifo del genere. Dicono di essere contro l’odio……..Santori, rappresenti la sinistra italiana CHE E’ L’ODIO!!!! A casa mia si dice: datti una patta, vai!!!!
Un giorno un alto funzionario del Politburo Sovietico riferì al compagno Stalin che il Papa riempiva le piazze, al chè, sornione, il dittatore gli chiese “Quante Divisioni operative ha il Papa?”. Quante Divisioni operative hanno i pesci in barile?