Roma, pugni in faccia all’autista che lo sveglia mentre dorme sul bus: fermato un immigrato

4 Dic 2019 11:35 - di Redazione
Autista di bus Atac preso a pugni

Urtato per essere stato svegliato mentre dormiva sul bus, ha aggredito brutalmente un autista dell’Atac. Il protagonista dell’ultima impresa violenta ai danni di un impiegato del servizio pubblico di trasporti è uno straniero 18enne regolare sul territorio…

Autista dell’Atac aggredito a pugni in faccia da un immigrato regolare

Dunque, ancora una volta ieri sera la cronaca cittadina romana ha registrato un duro attacco a un povero conducente Atac. È accaduto nella tarda serata di ieri, intorno alle 23, sul bus della linea 993 fermo al capolinea di Circonvallazione Cornelia. È lì che il 18enne straniero, regolare sul territorio nazionale, ha preso a pugni in faccia il povero dipendente, reo di averlo svegliato mentre dormiva comodamente adagiato sui sedili del mezzo pubblico. Una reazione inconsulta e improvvisa, costata all’autista colpi al volto e paura. Soccorso dal 118, l’uomo ha raccontato ancora impressionato quanto appena subìto. Gli agenti del Commissariato di Primavalle intervengono e lo bloccano. I poliziotti delle volanti protano via l’aggressore che, adesso, dovrà rispondere delle accuse di minacce e lesioni aggravate.

Un’aggressione inaccettabile. L’ennesima

«L’aggressione ai danni di un autista di un bus Atac avvenuta questa notte è inaccettabile», ha scritto in un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi. Il responsabile è stato rintracciato e denunciato. Auguro all’autista una rapida ripresa. E ringrazio tutti i conducenti che ogni giorno svolgono il loro lavoro con responsabilità e impegno». Oltre che sotto la minaccia sempre incombente di un’aggressione feroce e incontrollabile. E il problema sicurezza a Roma torna a farsi sentire. E pesantemente.

Commenti

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  • Alessandro Carapelli 5 Dicembre 2019

    Purtroppo queste situazioni sono sempre più frequenti perché a queste persone non viene assolutamente data nessuna pena e dopo aver passato una notte in cella il giorno successivo vengono di nuovo messi in libertà mentre se queste gesta le facessero nel loro paese di origine forse rischierebbero molto ma molto di più, poi a sentire le voci di popolo sono dei poveracci e vanno rispettati. Povera Italia i nostri nonni hanno versato il loro sangue per avere un futuro migliore mentre chi viene da noi ci mette sotto i piedi e dobbiamo stare zitti altrimenti veniamo accusati di razzismo mentre sono loro i veri razzisti che ci vogliono far diventare i loro schiavi.