In Francia barricate contro la riforma delle pensioni: 24mo giorno di scioperi
In Francia 24esimo giorno di mobilitazione contro la riforma delle pensioni allo studio dal Governo guidato da Edouard Philippe. E’ stata già superata la durata degli scioperi del 1995 (22 giorni) contro il governo di Alain Juppé. E a suonare il campanello d’allarme oggi sono i commercianti francesi che si appellano al governo affinché si arrivi ad una soluzione.
Francia nel caos
“La situazione è terribile per il commercio. La flessione del fatturato non smette di amplificarsi”, spiega ai microfoni della radio francese France Info, Francis Palombi, il presidente della Confederazione francese dei commercianti. “Rispetto al 1995 – sottolinea – abbiamo superato il record ma dobbiamo aggiungere anche il fenomeno dei gilet gialli che già ci ha colpito quest’anno. I fatturati sono fortemente in calo, in particolare nella regione di Parigi: si tratta del 30-50% in meno del giro d’affari”, denuncia Palombi. “Speriamo che lo Stato francese indennizzerà i commercianti colpiti al più presto altrimenti c’è il rischio di un fallimento di molti negozi”.
Colletta per i manifestanti: raccolto quasi un milione e mezzo di euro
Sulla Rete, Info Com-CGT, un’organizzazione che riunisce le professioni di comunicazione e informazione, ha raccolto donazioni per sostenere gli scioperanti. Rimaasti ormai senza stipendio dopo quasi un mese di proteste. Oltre 20.000 navigatori, al 27 dicembre, hanno devoluto almeno 1.412.913,60 euro. Questa impressionante ondata di solidarietà ha sorpreso persino l’ideatore della sottoscrizione. Romain Altmann, segretario generale di Info Com-CGT ha commentato: “Non ci aspettavamo una tale ondata di solidarietà dai francesi”.
Il piano Macron prevede l’aumento a più o meno 64 anni dell’età pensionabile, oggi fissata a 62 anni per il «regime generale» (una delle più basse fra i Paesi Ocse). Di pari passo, il piano prevede la riunificazione dei 42 regimi speciali, con significative variazioni in termini di età e di benefici, in un solo regime, valido per tutti, che garantirebbe una pensione minima di mille euro al mese a tutti i lavoratori. Il governo francese ha definito queste misure necessarie, visto che «la previdenza sociale in Francia si avvia verso un deficit che potrebbe arrivare tra 7,9 miliardi e 17,2 miliardi nel 2025, anno in cui entrerebbe a pieno regime la riforma Macron, che riguarda i nati dal 1975».