Rifiuti, esplode l’Aula Giulio Cesare. FdI: «Raggi e Zingaretti giocano sulla pelle dei romani»
L’emergenza rifiuti a Roma infiamma l’Aula Giulio Cesare. Perché si è superato ogni limite, la gestione del problema è indegna e la protesta dei consiglieri di Fdi si fa veememente. Una seduta esplosiva. Impugnando alcuni cerini, hanno puntato il dito contro Zingaretti e Raggi. : ”Da tre anni e mezzo fanno il gioco del cerino sui rifiuti sulla pelle dei romani”. Di qui la denuncia dell’indegno scaricabarile. Una piaga, dicono i consiglieri comunali di Fdi Andrea De Priamo, Francesco Figliomeni, Lavinia Mennuni; la consigliera civica Rachele Mussolini e il consigliere regionale Fabrizio Ghera. Una seduta esplosiva. Tutti sono contro tutti. A far da cornice i pesci in faccia tra Pd e M5S, gli alleati di governo che se le danno di santa ragione.
De Priamo (FdI): “Si gioca sulla pelle dei cittadini”
“E’ uno scaricabarile continuo tra chi deve fare il Piano rifiuti, chi deve fare il Piano industriale di Ama, chi deve occuparsi di affrontare l’emergenza sanitaria della Capitale”. Tre snodi determinanti, lasciati incancrenire nell’irresponsabilità. E’ l’accusa del capogruppo capitolino di Fdi Andrea De Priamo: “Oggi arriva un’ordinanza che dice alla sindaca Raggi di fare in tre settimane quello che non ha fatto fino a oggi. Roma non merita questo. Facciamo appello alle istituzioni di smetterla di giocare sulla pelle dei cittadini, di fare qualcosa di serio e risolutivo per la città”.
Rifiuti: “Vergognosa assenza di Zingaretti”
Per tutta risposta Virginia Raggi, nel suo intervento, anziché indicare soluzioni ha preferito lanciare pesanti minacce ai sindaci presenti in Aula. Ha parlato un fantomatico accordo elettorale tra il presidente Zingaretti e il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, facendo arrabbiare tutti. La Raggi è solita scaricare sui sindaci e sui territori dell’hinterland la sua incapacità. Ora i sindaci sono in Aula per restituire alla mittente l’accusa. Il fallimento delle politiche dei rifiuti nella Capitale si è fatto sempre più totale. Ben tre assessori all’ambiente andati via e sei cambi al vertice di Ama, in poco più di tre anni: sono numeri che testimoniano l’inadeguatezza su un tema che sta rendendo Roma lo zimbello d’Europa.
“Stiamo vivendo una situazione grave. Ci sono tante responsabilità che ascriviamo a Raggi a cui non risparmiamo critiche, ma al posto dei colleghi del Pd mi vergognerei dell’assenza di Zingaretti e del suo assessore. Oggi è un consiglio importante e volevamo sentire la voce della Regione”. Il governatore del Lazio non batte colpo.