Rifiuti, altolà di Bracciano a Comune e Regione: “Non pagheremo il prezzo della loro incapacità”
”Bracciano non pagherà il prezzo dell’incapacità del Sindaco di Roma Virginia Raggi e del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Sono pronto a scendere in piazza con tutta Bracciano”. Il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli annuncia la mobilitazione civile e popolare conto ogni ipotesi di allestire a Bracciano un sito per custodire i rifiuti della Capitale. Tutto a causa del ”gioco allo scaricabarile Raggi-Zingaretti” . La dura presa di posizione del sindaco di Bracciano è un secco altolà all’Ama del Comune di Roma e alla Regione. In vista di una riunione prevista per martedì 10 dicembre alla quale parteciperà anche il ministero della Difesa che avrebbe comunicato alla municipalizzata comunale e alla Regione di poter mettere a disposizione aree di propria pertinenza. Una proprio a Bracciano.
Bracciano respinge ogni ipotesi sui rifiuti
Secondo il Messaggero, Bracciano non sarebbe indicata esclusivamente come uno dei siti dove si intendono parcheggiare e stoccare i rifiuti di Roma. L’amministratore unico di Ama Stefano Zaghis intenderebbe utilizzare il sito braccianese in altra maniera. Oltre che per la trasferenza, anche come possibile luogo dove costruire grandi impianti e strutture di trattamento dell’immondizia. Cioè tritovagliatori e Tmb. In vista dell’incontro di martedì in Regione, Tondinelli ribadisce: ”Non permetteremo che la colpa dell’inettitudine di Raggi e di Zingaretti ricada sul nostro territorio. Non consentiremo che Bracciano diventi la discarica delle loro beghe, delle loro furbizie e della spazzatura della Capitale. Capitale che è precipitata nella più grave emergenza rifiuti di sempre a causa della loro sconsiderata irresponsabilità e dei loro contrasti”.
Fratelli d’Italia in regione attacca i due duellanti
“Entrambi attendono fermi l’errore decisivo del proprio avversario. Hanno seminato di mine su ogni possibile percorso per uscire dall’emergenza rifiuti. Scatenando il tutti contro tutti tra Enti locali, ministero, Ama, sindacati, cittadini romani e della provincia. Ora si avvicina resa dei conti, i due si scambiano le ultime bordate mediatiche e colpi bassi pur di evitare di restare con la bomba della decisione discarica sì in mano”. Così in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera capogruppo e Giancarlo Righini. Intanto Roma è soffocata dalla puzza dei rifiuti e condannata ad anni di permanente rischio emergenza e di Tari sempre più pesante, mentre comuni e province convivono con il timore della realizzazione di altri impianti che porterebbero altro inquinamento sui loro territori”, concludono Ghera e Righini.
La protesta dei sindaci contro Raggi e Zingaretti
”Non siamo la pattumiera di Roma”. Indossando la fascia tricolore, una trentina di sindaci della provincia di Roma sonoandati in Campidoglio per il consiglio straordinario sui rifiuti. “Dal 1993 i rifiuti di Roma arrivano da noi, non abbiamo più forze e capacità di sostenere uno sforzo del genere. Roma apra la sua discarica. Il contratto ventennale con la discarica di Colleferro è in scadenza. I conferimenti sono stati prorogati fino al 15 gennaio, quel giorno saremo tutti lì”, ha detto il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna. Battagliero anche Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia. “Siamo qui con gli altri sindaci per evitare che certe cose si ripetano”. In aula anche il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci. ”Abbiamo trasmesso, insieme al sindaco di Fiumicino, questi vincoli alla città metropolitana ma la mappa non è mai stata aggiornata. Significa che non solo non sono capaci a governare una città ma neanche a fare atti amministrativi, a danno delle comunità”.