Presidi di Roma imbufaliti con la Raggi: «Ha chiuso le scuole per un po’ di pioggerella»
Virginia Raggi è riuscita a far imbufalire anche i presidi. “Le scuole di Roma sono state chiuse per un po’ pioggerella. Il danno di immagine alla scuola è altissimo. Al posto di chiudere le scuole dovevano essere mobilitati i municipi con i loro uffici tecnici per verificare lo stato delle scuole a rischio”. Lo afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma Mario Rusconi. “Nell’ordinanza – prosegue – c’è, invece, scritto che i presidi devono presidiare gli istituti. Un’espressione vaga e ambigua che non c’è nel contratto di lavoro dei dirigenti scolastici”. Continua la polemica contro il sindaco di Roma Virginia Raggi, a seguito dell’ordinanza in cui ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado. Oltre a parchi, cimiteri e ville storiche.
“La Raggi ha chiuso le scuole per un un disastro preannnunciato che non si è verificato” aggiunge Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale presidi del Lazio. “Questa mattina – polemizza Rusconi – ero con un gruppo di studenti di Udine, Bolzano e altre città e tutti si meravigliavano per la scelta della prima cittadina, una situazione metereologica come quella di oggi non rappresenta alcuna pericolosità”.
Oltre ai presidi la Raggi ha scontentato anche i genitori. “Migliaia di genitori romani si sono ritrovati dalla sera alla mattina a gestire l’organizzazione della giornata. Una situazione che ha creato non poche difficoltà”. Lo dice all’Adnkronos Antonio Affinita, direttore generale del Moige, che critica l’ordinanza, legata all’emergenza maltempo, che ha disposto la chiusura delle scuole, parchi, cimiteri e ville storiche firmata nella tarda serata di ieri dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. Una decisione, insiste Affinita, “che non ha dato respiro ai tanti genitori che si sono trovati a dover sconvolgere i piani ordinari per gestire i propri figli”.