“Più storia al tuo futuro”: online il nuovo sito della Fondazione Tatarella
È on line il nuovo sito della Fondazione Tatarella. Realizzato dalla nota agenzia Promostudio, il sito, completamente rinnovato nella grafica, presenta più notizie e diversi documenti. Vi si possono trovare foto, articoli, video, documenti, libri di e su Pinuccio e Salvatore Tatarella. Anche in questo modo la Fondazione intende rafforzare il lavoro per raccogliere, preservare e tramandare il patrimonio politico, ideale e culturale dell’impegno dei fratelli Tatarella.
Verso la digitalizzazione dell’archivio
“La prossima sfida della Fondazione è digitalizzare l’immenso patrimonio archivistico, fotografico e renderlo fruibile attraverso il nuovo sito da oggi on line”, ha spiegato il vicepresidente Fabrizio Tatarella. “Abbiamo ritrovato diversi faldoni contenenti fotografie, volantini, manifesti, documenti politici, riviste, giornali anche molto datati. Dal Popolo d’Italia del 1919 al Manifesto fondato a Bari da Pietro Marengo nel 1944″. “Vogliamo costruire il più grande Archivio della destra italiana”, ha quindi chiarito Tatarella, ricordando che recentemente in un convengo il noto archivista Leonardo Musci, direttore dell’Archivio della Fondazione Di Vagno, ha detto che “vi è un buco archivistico a livello nazionale a destra, con la splendida eccezione della Fondazione Tatarella, che ha il maggior numero di documenti della destra”.
Un patrimonio unico nella destra italiana
“Il nostro compito – ha quindi concluso il vicepresidente della Fondazione – è colmare quel vuoto. Per questo il 15 gennaio 2020 terremo un importante convengo sugli Archivi politici con il direttore generale della Direzione generale degli archivi, inviato dal ministro Franceschini, parlamentari della Commissione Cultura, esponenti di altre Fondazioni, docenti e dirigenti della Regione Puglia”.
La Fondazione Tatarella: “Più storia al tuo futuro”
La digitalizzazione dell’Archivio rappresenta un’altra tappa importante nel percorso di consolidamento e crescita della Fondazione. Dopo la scomparsa del suo fondatore Salvatore Tatarella, avvenuta il 27 gennaio 2017, infatti, la Fondazione ha ottenuto diversi ed importanti riconoscimenti pubblici. Il Mibac con due distinti decreti ha dichiarato di “eccezionale interesse culturale” la Biblioteca con i suoi 30mila volumi e di “interesse storico rilevante” l’Archivio, appartenuti ai due fratelli e ricchi di documenti, riviste e giornali risalenti anche al 1919. Entrata nell’Aici (Associazione istituti culturali italiani), la Fondazione recentemente è stata inoltre iscritta all’Anagrafe delle Onlus.