Omicidio Sacchi, mercoledì l’interrogatorio di Anastasiya. Caccia al finanziatore occulto

1 Dic 2019 11:34 - di Redazione
Sacchi

Nuovi elementi nell’omicidio di Luca Sacchi. Nel secondo telefonino di Princi si cerca il nome del finanziatore occulto. Come ricostruisce la Repubblica la chiave di volta sulla compravendita di droga all’origine dell’omicidio di Sacchi potrebbe arrivare dal cellulare segreto di Giovanni Princi. L’uomo era con Valerio del Grosso, autore materiale del delitto la sera del 23 ottobre. I carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno trovato e sequestrato il telefonino. E nella rubrica segreta di Princi  potrebbe nascondersi il nome del finanziatore occulto dell’acquisto di 15 chili di marijuana all’origine dell’omicidio del 24enne personal trainer. Morto davanti al pub John Cabot in via Bartoloni, a Colli Albani.

Omicidio Sacchi, il secondo telefonino di Princi

Princi, conosciuto da Sacchi dai tempi del liceo,  si legge ancora su Repubblica, dalla sera del delitto si era mosso con molta cautela. E aveva centellinato le comunicazioni all’indispensabile. Poiché temeva di essere intercettato. L’uomo aveva anche un telefono nascosto. Venerdì mattina, però, gli inquirenti sono riusciti a trovare il secondo cellulare e lo hanno sequestrato con quello ufficiale. La rubrica e i messaggi del secondo cellulare potrebbero esserci elementi determinanti per l’indagine. Adesso bisogna capire da dove venivano i soldi che la donna aveva con sé.

Gli interrogatori

È atteso per mercoledì l’interrogatorio di Anastasiya, che fino a oggi si è trincerata nel silenzio.  Agli inquirenti dovrà spiegare il tipo rapporto che aveva con Princi. E da dove venivano i 70mila euro che aveva nello zaino. Secondo un amico di Luca, si legge sempre su Repubblica, ascoltato dai legali della famiglia Sacchi, Princi e Anastasiya avevano una relazione sentimentale. Martedì sono fissati gli interrogatori di Marcello De Propris. Il 22enne è accusato tra l’altro di concorso in omicidio per avere fornito a Valerio Del Grosso e a Paolo Pirino la pistola utilizzata per uccidere Sacchi. E anche Giovanni Princi.

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