Oggi si vota in Regno Unito, il premier inglese Boris Johnson lanciato verso la vittoria

12 Dic 2019 15:55 - di Domenico Bruni
Johnson

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha votato nel suo seggio nel centro di Londra vicino Downing Street. Il leader dei Tories, come evidenziano alcuni media, è arrivato insieme al suo cane Dilyn. E’ un Jack Russell adottato  insieme alla compagna Carrie Symonds dalla charity Friends of Animals Wales. Davanti alle telecamere, Johnson ha baciato il cane e ha posato per alcune foto. Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, voterà più tardi nel quartiere di Islington.

Seggi aperti nel Regno Unito: Tories in vantaggio

Seggi aperti nel Regno Unito per elezioni che sono di fatto un referendum sulla Brexit. Stando alla media dei sondaggi, i Tories del premier Boris Johnson mantengono un vantaggio di 10 punti sui Laburisti di Jeremy Corbyn. Si tratta esattamente dello stesso margine fotografato all’inizio della campagna elettorale. Questo non significa che nelle ultime settimane non si sia mosso nulla. Sia i Conservatori che il Labour, hanno guadagnato 5 punti percentuali. I primi a discapito del Brexit Party di Nigel Farage, i secondi ai danni del Liberal democratici di Jo Swinson. Questi all’inizio della campagna si erano proposti come argine più credibile ai Tories e alla Brexit. Sulla vittoria di Johnson, sono pochi gli osservatori che sembrano avere dubbi. Il punto non è tanto il risultato finale, quanto il margine. Ossia i seggi che i Conservatori otterranno.

L’autosufficenza è fondamentale per Johnson

Secondo le previsioni, i Tories potrebbero ottenere fino a 339 seggi. Tuttavia non c’è alcuna certezza che possano superare la fatidica soglia dei 326 seggi, necessaria per la maggioranza assoluta. L’autosufficienza parlamentare è fondamentale per Johnson. Almeno se vuole sperare di realizzare il suo mantra elettorale “get the Brexit done”, realizziamo la Brexit. Secondo i termini dell’accordo rinegoziato con Bruxelles: se Johnson otterrà una maggioranza in grado di consentirgli tranquilli margini di manovra, l’uscita dalla Ue procederà speditamente, rispettando la scadenza prevista del 31 gennaio. Lo scenario sarebbe ben diverso in caso di vittoria laburista. Corbyn ha promesso di chiedere un rinvio della Brexit per chiedere un nuovo accordo con la Ue.

(Foto: Adnkronos)

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *