Brexit, il premier Johnson si scusa con il popolo inglese: “Non ho fatto rispettare la vostra volontà”

3 Nov 2019 19:53 - di Giovanni Trotta
London Bridge

La Brexit ancora rinviata. La volontà di un popolo ostacolata da partiti litigiosi e dalla sinistra internazionale. “Sono profondamente, profondamente deluso” di non aver potuto rispettare la scadenza del 31 ottobre per uscire dall’Ue. A dirlo è stato il primo ministro conservatore britannico Boris Johnson, che aveva promesso di realizzare la Brexit entro fine ottobre. Per me è “questione di profondo rincrescimento”, ha sottolineato. E si è scusato con gli inglesi per non aver ottenuto la realizzaione del loro volere. Ora il Regno Unito andrà alle elezioni politiche anticipate.

Il Brexit-party presente alle elezioni

Il “brexiteer” Nigel Farage non si candiderà personalmente alle elezioni anticipate del 12 dicembre in Gran Bretagna. Sono “convinto di servire meglio la causa” sostenendo i 600 candidati del Brexit party- Lo ha detto alla Bbc il fondatore del partito euroscettico, aggiungendo di “non voler restare in politica per tutta la vita”. Farage ha ribadito di ritenere l’accordo con Bruxelles raggiunto dal primo ministro Boris Johnson “virtualmente peggio che rimanere nell’Ue”. Il primo ministro, ha detto, dovrebbe abbandonare questo accordo e unirsi al Brexit party per una alleanza del “leave”. Altrimenti i conservatori dovranno battersi in ogni circoscrizione contro i candidati del suo partito, ha affermato.

Johnson rifiuta l’alleanza con Farage

Ma Johnson ha respinto la proposta di Farage, leader del Brexit Party, di unirsi in una alleanza in vista delle elezioni del 12 dicembre. In una intervista alla Bbc, Johnson ha detto di essere ”sempre grato per i consigli”. Ma anche di riconoscere che ci sono ”difficoltà” nel concludere accordi ”con qualsiasi altra parte”. E che questi ”rischierebbero semplicemente di portare Jeremy Corbyn al numero 10″ di Downing Street. Anche il presidente americano Donald Trump aveva detto che Farage e Johnson insieme sarebbero stati “una forza inarrestabile”. Dopo aver escluso un accordo con Farage, Johnson ha affermato: “Voglio essere molto, molto chiaro. Votare per qualsiasi altro partito diverso da questo governo, da questo governo conservatore, equivale fondamentalmente a far entrare Jeremy Corbyn”. Per Johnson ci sono “molte ragioni” per cui un governo laburista sarebbe un “disastro”. Secondo il premier britannico ci potrebbe essere una rinegoziazione con Bruxelles per un accordo sulla Brexit, quindi un altro referendum. “Perché attraversare di nuovo quell’incubo?”, si è chiesto.

Commenti

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  • Amerigo 4 Novembre 2019

    A differenza del “nostro” governicchio che neppure si scusa, dopo tutto quello che ha fatto, fa e farà a scapito degli Italiani….Ipocriti senza vergogna! Ci orinano addosso e raccontano che sono…lacrime!

  • federico 4 Novembre 2019

    perché non indice un secondo referendum?