Il vincitore inglese Nigel Farage: “Mi piacerebbe entrare nel gruppo con Salvini e Le Pen”
Il vincitore delle elezioni britanniche Nigel Farage non esclude l’ingresso degli eurodeputati del suo Brexit Party nel gruppo Efn di Matteo Salvini e Marine Le Pen. “Mi sto recando a Bruxelles proprio in questo momento e non mi precludo alcuna possibilità, sono openminded, ma la mia preferenza è per continuare con il gruppo Efdd”, dice Farage ad Affaritaliani.it. Non esclude alla fine di optare per l’Efn di Salvini e Le Pen?, gli viene chiesto. “Non ne ho idea al momento”, risponde il vincitore delle elezioni europee nel Regno Unito. Farage annuncia inoltre che, in caso di nuove elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento britannico, correrà per diventare primo ministro. “È esattamente quello che farò qualora la Brexit non andasse in porto”, dice il leader del Brexit Party, che nel voto europeo ha ottenuto il 31,7% dei consensi. Farage spiega inoltre di tornare al Parlamento europeo “per dar voce al fatto che il Regno Unito deve andarsene e per avvertire l’Unione europea che non bisogna concedere alcuna estensione rispetto alla data del 31 ottobre già fissata per la Brexit”. Ma in realtà non è ancora deciso. “Tocca a Nigel decidere queste cose. Siamo molto contenti con l’Effd”. Così Jonathan Bullock del Brexit Party risponde, a margine della conferenza dei presidenti dei gruppi del Parlamento Europeo a Bruxelles nella quale rappresenta il suo partito e il gruppo Efdd, a chi gli chiede se il Brexit Party sia pronto a lasciare l’Efdd, il gruppo in cui siedono anche i Cinque Stelle. Le decisioni in materia toccano al leader e fondatore, Nigel Farage. Ma l’Efdd non ha abbastanza partiti membri oggi: “Vedremo. Oserei dire che ci sono conversazioni in corso”, taglia corto sorridendo.
Uscire dalla Ue senza un accordo sarebbe un “suicidio politico” per i tories. È il monito che Jeremy Hunt lancia ai colleghi di partito a meno di due settimane dall’avvio del processo per la scelta del successore di Theresa May che vedrà con ogni probabilità il ministro degli Esteri del governo uscente come uno dei candidati che sfideranno le posizioni che non escludono il no deal del grande favorito Boris Johnson. Una Brexit senza accordo poterebbe ad elezioni politiche in cui il partito conservatore rischierebbe “l’estinzione”, ha scritto Hunt sul Telegraph ricordando che i Tories alle elezioni europee hanno riportato la sconfitta peggiore dal 1832, con appena il 9% dei voti. Si rischierebbe di avere “il primo premier marxista” a Downing Street entro Natale, conclude Hunt riferendosi al leader laburista massimalista Jeremy Corbyn. Il ministro degli Esteri ha confermato la sua posizione in un’intervista questa mattina, avvisando che elezioni convocate prima della conclusione della Brexit “ci punirebbero severamente”. Ha poi ribadito che il modo migliore per assicurare la Brexit è quello di rinegoziare l’accordo della May, bocciato già tre volte in Parlamento. “Dobbiamo ottenere una luce verde su questo”, ha concluso dicendosi pronto a far entrare Dup e Erg nei negoziati, ma escludendo che possa invitare Farage come ha chiesto il vincitore delle elezioni europee con il Partito della Brexit.
(Foto: The Telegraph)
questo è un eroe della patria britannica.
grazie a lui la gran bretagna ha scelo la libertà e l’indipendenza e ha mandato al diavolo la ue dei plutocrati,
diceva bertold brecht “beato il popolo che non ha bisogno di eroi”
l’italia purtroppo ne ha estremo bisogno,
che DIO ci aiuti