Nuovo oltraggio al Presepe. In una scuola di Marino è ricoperto di plastica e rifiuti. Genitori in rivolta
Dopo il presepe in versione islamica, all’insegna del multiculturalismo. Dopo la capanna trasformata in un barcone dei migranti, a scuola sbarca la Natività incartata da un enorme telone di plastica, praticamente invisibile. Con tanto di cartacce e rifiuti.
Il presepe di plastica alla scuola Sandro Pertini
È successo a Marino, a due passi da Roma, nell’istituto comprensivo Sandro Pertini. Gli studenti della scuola elementare si sono trovati davanti un presepe totalmente ricoperto di un telone di plastica opaca “corredato” di un mucchio di cartacce e rifiuti.
Nuovo oltraggio al Natale cristiano
Un oltraggio al simbolo tradizionale del Natale cristiano che ha scatenato la ribellione dei genitori. Alla richiesta di chiarimento delle famiglie, la direttrice scolastica ha giustificato l“opera” come una testimonianza della sensibilità nei confronti dell’ambiente. Insomma una creazione figlia dell’appello planetario di Greta Thunberg. «Viviamo in una società multiculturale, multirazziale, dovete abituarvi», ha risposto la responsabile della scuola ai genitori. Che non intendono fermarsi e hanno denunciato lo scandalo diffondendo la foto del presepe sui social. La speranza è che venga rimosso e sostituito con un presepe “normale”. Che rispetti le tradizioni popolari italiane ed europee.
Quello di Marino è solo l’ultimo caso di presepi “alternativi”, multirazziali, con rivisitazioni della natività in chiave dissacratoria. In una scuola dell’infanzia di Pordenone è stato allestito un presepe con il Bambinello nero, senza Maria né San Giuseppe. Cancellati anche il bue e l’asinello. L’allestimento è completato da un’ancora, il sole e le onde del mare. Giustificato come un invito a riflettere sul destino degli immigrati. “Una pagliacciata”, “questo non è un presepe”, si sono lamentati in tanti. E il presepe è finito nell’occhio del ciclone della stampa.
Quando l’ho visto ed ho letto la descrizione del progetto ho pensato :”Che bella iniziativa!” Credo sia un modo per sensibilizzare bambini e famiglie senza abbandonare una tradizione, ma rendendola originale e arricchendola di significato.
macché
una società multiculturale dovrebbe avere rispetto per ogni tipo di religione e cultura,non questo fascismo ideologico imposto da docenti che dovrebbero essere cacciati dalle istituzioni nazionali.
VERGOGNA!!!!!!