Manovra, Meloni all’attacco: «Continua l’assalto del governo contro gli italiani che lavorano»
“Continua l’assalto del Governo amico delle multinazionali contro i commercianti e gli artigiani italiani. Dalla manovra sparisce la cedolare secca per gli immobili commerciali. Questo significa che dal 2020 gli affitti saranno più cari. Quelli che si fregiano di aver tagliato le tasse che loro stessi avevano messo, in realtà hanno concentrato tutti i loro attacchi verso le piccole imprese e le Partite Iva. Li aspettiamo in Parlamento, dove daremo battaglia per difendere chi produce”. È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. La leader di FdI aggiunge: ”Ovviamente sono d’accordo sul fatto che l’evasione sia una piaga che va assolutamente combattuta. Ma rimane il fatto che dobbiamo capire dove sta. L’idea che ho è che si continui a parlare di evasione come se il problema dell’evasione fossero davvero i commercianti. Noi abbiamo uno Stato che fa il forte con i deboli e il debole con i forti e l’evasione miliardaria, la grande evasione, decide di non guardarla proprio…”.
Meloni: far pagare tasse ai colossi del web
Commentando a Radio Rtl102.5 le parole del capo dello Stato sull’evasione fiscale, Meloni ha detto inoltre: “Noi stiamo discutendo la manovra economica e finanziaria. Fratelli d’Italia ha fatto due emendamenti sul tema della grande evasione. Uno è quello sui colossi del web: noi abbiamo delle grandi società del web che in Italia guadagnano miliardi di euro e che complessivamente, tutti insieme, lo scorso anno hanno versato in Italia 204 milioni di euro, che è quello che pagherebbe una media azienda”.
Gasparri: colpo di grazia ai centri storici
Interviene anche il senatore Maurizio Gasparri di Forza italia. ”Il governo ha deciso di dare il colpo di grazia ai centri storici delle nostre città. La scelta di non rinnovare la proroga sulla cedolare secca per i negozi, accogliendo l’emendamento che avevo presentato in Commissione, rappresenta infatti un ulteriore, duro colpo per le attività commerciali. L’ennesima vergogna di un governo che si sta dimostrando nemico delle imprese, degli artigiani, dei negozianti e di tutto il settore produttivo italiano. Se con le nuove tasse presenti nella manovra si rende infatti sempre più difficile portare avanti un’attività commerciale, con questa decisione si contribuisce negativamente anche allo spopolamento e impoverimento dei nostri centri storici”.
L’impegno di FdI per le famiglie
Fratelli d’Italia tenta di arginare come può la raffica di tasse del governo. “Oggi due buone notizie per i consumatori e le famiglie italiane grazie agli emendamenti di Fratelli d’Italia alla legge di Bilancio approvati in Senato. Mettono fine al triste fenomeno degli importi non dovuti da parte dei gestori di servizi pubblici essenziali. E puntano a contrastare più efficacemente le truffe online in ambito finanziario. Riguardo l’emendamento delle bollette pazze si stabilisce il diritto dell’utente ad ottenere oltre al rimborso delle somme eventualmente versate, anche il pagamento di una penale pari al 10 per cento dell’ammontare contestato e non dovuto”. Lo rende noto il gruppo di Fratelli d’Italia al Senato. “Le modalità di rimborso – aggiunge Fdi – sono scelte dall’utente che potrà optare per lo storno nelle fatturazioni successive o per un apposito versamento. Entro un termine in ogni caso non superiore a 15 giorni dall’accertamento o dal riscontro positivo alla dichiarazione autonomamente trasmessa dall’utente.
Meloni contro le truffe online
Il secondo emendamento approvato fa, invece, riferimento all’altrettanto delicato tema delle truffe online. Come la vendita di prodotti finanziari, senza prospetti, l’attività pubblicitaria di offerte abusive al pubblico e il trading a valere su prodotti derivati con leva finanziaria superiore ai limiti autorizzati da Esma”. “Si tratta di prodotti – viene spiegato – ad altissimo rischio finanziario spesso offerti e venduti a persone ignare delle reali criticità. Grazie al nostro emendamento la Consob avrà il potere di chiedere direttamente ai fornitori di connettività alla rete internet l’inibizione dei siti web mediante i quali sono svolte queste attività illecite. Questo potere consentirà agevolmente di bloccare in Italia l’accesso ai siti web, senza dover fare affidamento sulla collaborazione dei provider che ospitano i singoli siti web. Possiamo quindi affermare con orgoglio che da oggi il portafoglio e i risparmi delle famiglie italiane sono più al sicuro”.