I soldi ci sono solo per celebrare il Pci. Per gli altri non c’è un euro, parola di Pd e M5S
11 Dic 2019 10:18 - di Sante Perticaro
Pochi avrebbero lontanamente immaginato che il Parlamento italiano avesse la gran faccia tosta di disporre – in un momento di austerity – un congruo stanziamento di denaro pubblico. Denaro finalizzato a celebrare il Pci. O meglio, il centenario della sua nascita. Un partito che è stato vergognosamente sepolto sotto le macerie del muro di Berlino.
I 400mila euro per celebrare il Pci
Invece si tratta di ben 400.000,00 euro, versati da tutti i contribuenti italiani. Naturalmente con prevalenza della fascia di reddito medio-alta, cioè dei “nemici del popolo”. Saranno destinati alla santificazione – di fatto -del Pci. Un partito, sia chiaro, basato sui pacifici principii della “lotta di classe” e della “rivoluzione”. Una forza distensiva, una sorta di camomilla di cui L’Urss era il legittimo erede.
I risolini dei nuovi padroni
Una eredità divisiva e altamente presuntuosa di cui si vergognano pure molti deputati Pd. Eppure il Conte2 ci sottoporrà a questa sorta di giogo, sotto cui passare a capo chino sotto gli sputi e i risolini dei nuovi padroni di Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama.
Giuseppi e Gualtiero sono riusciti a trovare quella cifra. Per celebrare il Pci. Nel mentre dicono agli alunni delle scuole insicure, ai malati che fanno la fila per il ricovero, alle imprese boccheggianti, ai giovani senza lavoro….. che non si può dare di più. «Dobbiamo sottostare ai vincoli Ue». Ah, dimenticavo…