Fioramonti via, Pd furioso: “Una sceneggiata”. E già si litiga sul successore

27 Dic 2019 12:34 - di Leo Malaspina

Dopo le dimissioni del ministro per l’Istruzione Lorenzo Fioramonti restano agitate le acque nel governo.
Conte punta a una successione che metta subito a tacere le polemiche, ma nei 5Stelle è scontro, con l’accusa allo stesso Fioramonti di mancato versamento dei rimborsi parlamentari al gruppo. L’irritazione nel Pd e  nell’Iv è massima. Oggi il Pd presenta al Nazareno la sua proposta di legge in materia di prescrizione con una conferenza stampa che si terrà presso la sede nazionale del partito in via Sant’Andrea delle Fratte.  E ne sentiremo di tutti i colori. Fonti rivelano che nel Pd sono furiosi per “la sceneggiata delle indecorose dimissioni a Natale” e il segretario Nicola Zingaretti sarebbe molto irritato. Ma intanto, la guerra per la successione, all’iterno del M5S, è già scoppiata tra fedelissimi di Di Maio e di Conte. Ma si fanno avanti anche i renziani, che chiedono la poltrona per sé.

Fioramonti orgoglio del suo gesto

“Credo che sia la prima volta nella storia del nostro Paese che un Ministro della Repubblica venga criticato perché ha fatto ciò che aveva annunciato. Non da giorni, ma da mesi. Infatti, le mie prime interviste sull’impegno a trovare almeno 1 miliardo per la ricerca pena le dimissioni le feci a giugno di quest’anno, su Il Fatto Quotidiano e poi su La Verità, quando ero ancora Viceministro del governo Conte 1″. Lo scrive su facebook
Lorenzo Fioramonti, ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, rispondendo alle critiche all’indomani delle sue dimissioni.

“Io sono così: se una cosa la dico, poi la faccio. Per questo ho lottato senza sosta, anche da Ministro, per porre la questione nel Governo anche con riferimento alla scuola. – continua Fioramonti -. Forse non dovrebbe neanche stupire che mi giungano critiche da partiti i cui leader avevano promesso di abbandonare la politica in caso di sconfitta elettorale, ma sono ancora saldamente al loro posto”.

“Quello che mi stupisce, però, è che tante voci della leadership del M5S mi stiano attaccando in questo momento. E per che cosa? Per aver fatto solo ciò che ho sempre detto. – sottolinea l’ex ministri dell’Istruzione -. Mi sarei in realtà aspettato il contrario. Sarebbero dovuti essere loro a chiedermi di onorare la parola data favorendo le dimissioni, invece di chiedermi di fare quello che i politici italiani hanno sempre fatto: finta di niente”.

E i rimborsi? Tutto bene, per l’ex ministro

“Ovviamente, non possono mancare le solite polemiche sui rimborsi. In tanti, nel Movimento, abbiamo contestato un sistema farraginoso e poco trasparente di rendicontazione”. Lo scrive dempre su Facebook Lorenzo Fioramonti. Che chiarisce. “Dopo aver restituito puntualmente per un anno, come altri colleghi, – continua Fioramonti – ho continuato a versare nel conto del Bilancio dello Stato. E le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile. Un centro di ricerca pubblico che, da Viceministro prima e da Ministro poi, ho promosso a Taranto, una città deturpata da un modello di sviluppo sbagliato. Ed invito anche altri parlamentari 5 Stelle a fare lo stesso, non appena il conto sarà attivo”.

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