Sondaggio Swg, grillini al minimo storico: 16,8%. Cala anche il Pd, centrodestra oltre il 50%

5 Nov 2019 10:46 - di Marta Lima

Il governo giallo-rosso, a quasi due settimane dal fallimentare voto in Umbria, fa registrare un’ulteriore flessione nel sondaggio Swg per La Sette. In calo il Pd, in calo “storico” il M5S, bene Lega, minima flessione per FdI, in rialzo il partito di Renzi. E il centrodestra. anche in questo caso, come in tutti i sondaggi delle ultime settimane, surclassa un’eventuale coalizione giallo-rossa, di centrosinistra.

Sondaggio per La Sette, centrodestra è maggioranza

Il sondaggio Swg per il Tg di Enrico Mentana sancisce un ulteriore calo del Partito democratico, chetorna primo partito della coalizione ma arretra di mezzo punto: scende dal 18% al 17,5%. Colpa della manovra, ma soprattutto della scissione, che continua a produrre i suoui frutti negativi avvantaggiando invece Matteo Renzi. Il suo partito, Italia Viva, guadagna 0,8 punti percentuali: dal 5,2% degli ultimi sondaggi arriva al 6%. Malissimo i Cinquellestelle: perdono l’1,4 per cento, dal 18,2 al 16,8. Sono al loro minimo storico da diversi anni, su base nazionale. La Lega va al 34,1%, FdI perde lo 0,1% ma resta fermo quarto partito del Paese con l’8,9% dei consensi. A seguire, Forza Italia che questa settimana guadagna qualche punto: passa infatti dal 5,5% al 6,2%.

Una coalizione pronta a vincere

Nel sondaggio per Mentana, si accentua l’ascesa del centrodestra. I partiti, uniti in coalizione, toccano un 49,2%. Ma se si aggiunge l’1,1% di “Cambiamo!”, il partito di Giovanni Toti, la coalizione arriverebbe ad oltrepassare la soglia del 50%, toccando per la precisione il 50,3%. “Cambiamo!”, rispetto alla scorsa settimana, in cui si era affermato con l’1,6%, ha fatto un piccolo balzo indietro. Forse a favore di Forza Italia. E Renzi? Già esulta per quel piccolo miglioramento. «L’impegno sulla legge di bilancio paga», fa sapere. Ma è solo l’ennesimo segnale di guerra lanciato al premier Conte.  Un segnale certo non incoraggiante per il premier Conte e per il governo: le fibrillazioni sulla manovra, se questa è l’aria, non possono che aumentare.

 

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