Somalo denuncia: «Sono stato accoltellato da un bianco». Ma era stato il cugino, somalo come lui

4 Nov 2019 14:14 - di Redazione
somalo

Aveva detto di essere stato accoltellato da un «uomo di carnagione bianca», che era arrivato all’improvviso e che non aveva aperto bocca. Un racconto che, insomma, faceva pensare a un movente razziale. La polizia ha scoperto che, invece, l’aggressore era il cugino, somalo come lui. È successo a Rom, nella zona periferica di Dragona.

L’abuso di alcol, la rissa, l’accoltellamento

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima di 36 anni e il cugino di 39 prima hanno bevuto birra e poi, sotto gli effetti dell’alcol, hanno litigato, arrivando infine all’accoltellamento. L’uomo accoltellato al fianco sinistro, però, aveva fornito un racconto diverso alla polizia. «Sono stato sorpreso davanti alla mia abitazione da un uomo di carnagione chiara che, senza proferire parola, mi ha accoltellato al fianco sinistro», aveva detto agli agenti del reparto volanti, dopo la segnalazione al 112 che riferiva di un uomo ferito con un arma da taglio.

Le indagini portano al cugino del somalo

Le indagini, avviate dagli agenti del commissariato di Ostia diretto da Eugenio Ferraro, hanno poi portato a quella ricostruzione ben diversa. Le testimonianze raccolte, infatti, insieme all’assenza di tracce ematiche non rilevate dalla polizia scientifica sulla strada, hanno permesso agli investigatori di individuare il vero responsabile. Si tratta del cugino della vittima. Gli agenti hanno trovato il somalo all’interno dell’ospedale Grassi dove si era recato ”in visita” al cugino. Dopo averlo fermato, hanno accompagnato l’uomo in commissariato e lo hanno denunciato per lesioni aggravate.

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