Salvini incontra privatamente la Segre. E zittisce la sinistra

9 Nov 2019 11:29 - di Mia Fenice

Liliana Segre e Matteo Salvini si sono incontrati. Un colloquio riservato che è avvenuto nella casa della senatrice a vita. Da una parte c’è una donna di 89 anni costretta da qualche giorno a girare con la scorta. Dall’altra l’ex ministro dell’Interno. A dare la notizia, non confermata da via Bellerio, il Tgr Lombardia. Con Salvini c’era la figlia Mirta, che ha 6 anni, e nessun altro rappresentante delle istituzioni. Nessun uomo dello staff. Un vero e proprio faccia a faccia. Si sono visti che erano da poco passate le 17, a casa di Segre, a Milano. «Essendo una vecchietta pensavo di essere di nessun interesse, quindi non me lo aspettavo. Di certo non sono stata io a chiederla», aveva detto ieri, poco prima di ricevere la visita di Salvini, in un’intervista a RaiNews.

Salvini e l’incontro con la senatrice a vita

«Un incontro privato che tale doveva restare. Da parte nostra manteniamo un totale impegno alla riservatezza», dice al Corriere della Sera uno dei tre figli della senatrice, Luciano Belli Paci. Impegno che mantiene anche lo staff di Salvini. Martedì Segre in un’intervista al Corriere, dopo che l’ex ministro dell’Interno aveva ventilato l’ipotesi di volerla incontrare, aveva detto: «Se io non odio, perché non dovrei aprire la porta? Chi mi vuole incontrare trova la mia casa aperta e accogliente. Se vuole venire gli offrirò del tè, i biscotti…». E così ieri ha aperto la porta. La sinistra però mal digerisce il colloquio perché smentisce le sue teorie. L’incontro è passato sottotraccia sui giornali di sinistra. Non solo. Mentre Salvini incontrava la senatrice a vita, Lilli Gruber imbastiva un’intera puntata a Otto e mezzo sul presunto antisemitismo della Lega e della destra.

La scorta a Liliana Segre

Nei giorni scorsi la sinistra aveva dato il peggio di se dopo che il leader della Lega aveva commentato la notizia della scorta assegnata alla senatrice a vita Liliana Segre. «Le minacce – aveva detto Salvini – da parte di chiunque, sono gravissime. Quelle che io quotidianamente ricevo, quelle contro la Segre, contro Salvini e contro chiunque sono gravissime». Una frase che era stata subito strumentalizzata dai sinistri che ne avevano approfittato per lanciare l’ennesimo folle attacco al leader della Lega. Salvini era poi tornato sull’argomento dicendo: «So che il ministero dell’Interno valuta sempre con estrema attenzione se ci sono dei problemi o meno e se ha deciso di affidare la scorta a Liliana Segre evidentemente c’erano dei motivi per farlo. Liliana Segre ha tutto il mio affetto e la vicinanza che sarà anche personale nei prossimi giorni… ma ce lo terremo per noi». E ieri l’incontro.

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