Plastic tax, marcia indietro. Renzi si prende il merito, ma è stato il voto in Emilia a spaventare il governo
Plastic tax, il governo studia i possibili correttivi dopo la sollevazione di imprese e aziende. Soprattutto in Emilia Romagna dove si va al voto a fine gennaio. Ecco cosa dovrebbe cambiare: innanzitutto si pensa di introdurre meccanismi premiali che favoriscano gli investimenti per concentrare la produzione su prodotti riciclabili.
Secondariamente si pensa di ridefinire con maggiore precisione i prodotti tassabili, escludendo i manufatti che contengono una percentuale di materia prima riciclata. In terzo luogo si studia anche l’ipotesi di rivedere il valore dell’imposta, oggi fissato a un euro al chilo.
Plastic tax, esulta Matteo Renzi
Matteo Renzi ne approfitta per prendersi tutto il merito di questa frettolosa marcia indietro del governo sulla plastic tax. “La nostra battaglia contro l’aumento delle tasse non è una impuntatura.- scrive nella sua ultima enews – È da sempre un impegno preciso a favore delle famiglie e delle imprese italiane, che ha caratterizzato tutta la nostra precedente azione di politica economica”. “Ma alla fine mi sembra che le cose si stiano mettendo bene e che il Governo abbia deciso di tornare sui propri passi. Molto apprezzabile il lavoro del Presidente Bonaccini e del Ministro Gualtieri, in particolar modo nel fare marcia indietro su alcuni microbalzelli inutili a cominciare dalle auto aziendali -spiega il leader di Iv-. Una sola cosa: tutti sono a parole contro le tasse. Italia Viva è l’unico partito che oltre a essere contro le tasse, indica dove trovare le coperture. Mi sembra un modo molto saggio: i nostri non sono slogan ma impegni precisi”.
Ma la marcia indietro non è dovuta a Renzi. E’ il timore di perdere voti in Emilia Romagna a spingere il governo verso i correttivi, come si evinceva fin dai giorni scorsi grazie al pressing del governatore della regione Bonaccini. Lo ha ricordato Giorgia Meloni in un post su Fb l’impatto negativo della plastic tax sulle imprese emiliane.
“La tassa sulla plastica – ha scritto Meloni – colpirà soprattutto le imprese e i lavoratori dell’Emilia-Romagna, considerata la culla dell’industria del packaging. 230 aziende con oltre 17.000 occupati rischiano di finire sotto la mannaia fiscale di PD e 5 Stelle. Nel resto d’Europa i governi incentivano le aziende a riconvertire i loro cicli produttivi per ridurre l’impatto ambientale. Qui da noi si decide di massacrare un intero comparto”.