Nuova sede del Mosap a Milano. Ma ancora troppi problemi per gli agenti di polizia

20 Nov 2019 11:10 - di Redazione

La Polizia di Stato milanese e’ in forte sofferenza a causa delle ormai cronica carenza di personale che si ripercuote sull’utenza finale. Il cittadino è penalizzato  oltre che in termini di sicurezza anche nelle tempistiche del disbrigo delle pratiche burocratiche amministrative enormemente dilatate . Cosi’ Davide Zini segretario provinciale di Milano del sindacato autonomo di Polizia Mosap dopo l’assemblea sindacale svoltasi presso la Caserma Garibaldi. In una nota sull’assemblea pubblicata sulla pagina Fb, il Mosap parla di “un utile confronto con i colleghi dal quale sono emerse molteplici criticita’ che saranno affrontate intervenendo sui vertici della Questura. Nell’occasione è stata inaugurata la nuova sede del sindacato e festeggiato il neo segretario regionale della Lombardia Riccardo Cattaneo”.

Per il Mosap la situazione a Milano è ancora desolante

Riguardo il parco auto la situazione e’ ‘desolante’. ”Il parco auto delle volanti – ha detto Zini – e’ composto da 56 vetture. Ma molto spesso una buona parte non e’ utilizzabile per problemi di varia natura. Nella giornata di ieri 19 novembre solo 22 hanno potuto garantire il servizio controllo del territorio”. Sull’ ufficio scorte ”la situazione non e’ migliore”. ”Le poche auto disponibili – ha sottolineato Zini – sono vetuste con alti chilometraggi piu’ di 150.000 km e molto spesso per garantire il servizio bisogna ricorrere a personale aggregato dalla questura . Auspichiamo – e’ infine l’appello del Mosap – maggiore attenzione da parte del Dipartimento sia per quanto riguarda il capitale umano che la logistica per una citta’ molto complessa e con un’alta percentuale di reati qual e’ Milano e la sua provincia”. All’ assemblea erano presenti i vertici del sindacato con il Segretario Generale Fabio Conesta’ e i Segretari Nazionali Roberto Fioramonti e Antonio Paletta.

Incontri nelle regioni e nelle province

A questo incontro ne seguiranno molti altri nelle varie province e regioni italiane per proseguire l’azione di proselitismo per un sindacato che ha spiazzato la “concorrenza” con le sue molteplici iniziativa a tutela della categoria.

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