Muore anziana: la badante chiede 150mila euro al figlio

4 Nov 2019 13:28 - di Redazione

Una badante romena ha chiesto, attraverso il suo avvocato, centocinquantamila euro al figlio di una sua assistita, morta tre anni prima. Il Gazzettino veneto riporta oggi la notizia in grande evidenza.

Le motivazioni della badante

«Avevo un contratto di lavoro regolare per mezza giornata ma in realtà facevo la badante giorno e notte in quella famiglia». Questo il motivo della causa, davanti al giudice del lavoro Massimo Galli, promossa da una 50enne, romena nei confronti di un professionista di Motta, al quale ha chiesto oltre 150mila euro di risarcimento. Una causa che presenta alcune particolarità. È stata avviata dalla badante, assistita dall’avvocato Claudio Rivellini, tre anni dopo la morte dell’assistita, che l’aveva assunta e che era stata, a tutti gli effetti il suo datore di lavoro. E il conto l’ha presentato al figlio, che fa l’avvocato, ritenendo che fosse lui l’effettivo datore di lavoro.

In Veneto la figura professionale della badante è sempre più ricercata. Un dato condizionato da un contesto anagrafico. Infatti, la popolazione è sempre più anziana. Gli over 65 sono circa un quarto dei residenti della regione e in molti casi si tratta di persone sole, perché vedove, celibi o divorziate. Nel Veneto gli over 65 rappresentano ormai il 22,8% dei residenti totali contro il 22% nazionale. Ciò significa che ogni 4 abitanti, circa, uno può essere considerato “anziano”, in riferimento a un termine che contiene moltissime sfaccettature.

In Veneto oltre un milioni di anziani

Il sindacato pensionati italiano-Cgili del Veneto, ha diffuso dati significativi. Nel Veneto, gli over 65 sono più di un milione ma la cosa più significativa è la loro crescita numerica negli ultimi dieci anni (dal 2006 al 2016): più 172 mila unità in valore assoluto, pari a un aumento del 19%, superiore al dato italiano (già significativo, comunque) che si ferma a un più 15%. Rispetto al numero di residenti, è Belluno la provincia veneta più anziana, seguita da Rovigo. Anche se nel Trevigiano l’incremento degli over 65 in dieci anni registra il valore percentuale più elevato di tutti: più 21,4% dal 2006 al 2016.

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