Meloni smaschera i trucchi del governo: «Ecco come vogliono fare cassa sulla pelle degli italiani»
L’ambientalismo non c’entra. La tassa sulla plastica prevista dal governo è “un modo di fare cassa sulla pelle di aziende e cittadini italiani”. A smascherare il gioco giallo-rosso è Giorgia Meloni. In un post su Facebook la leader di FdI svela quello che non torna nella narrazione dell’esecutivo intorno a quest’ennesimo creativo balzello immaginato per la manovra 2020. “Che senso ha tassare oggi la plastica monouso quando sarà messa al bando in tutta la UE dal 2021, se non quello di fare cassa sulla pelle di aziende e cittadini italiani?”, ha scritto Meloni sulla sua pagina.
Meloni: «Hanno aumentato l’Iva dandole un nome diverso»
La leader di FdI ha ricordato che “latte, acqua in bottiglia, saponi, shampoo, detersivi, verdura in busta, bibite, merendine, prodotti farmaceutici, carne e pesce confezionati e qualsiasi altro genere che contiene plastica tetrapak o polistirolo sarà tassato“. “Praticamente – ha sottolineato – quelli che sono nati per non aumentare l’Iva l’hanno aumentata dandole un nome diverso”.
La tassa sulla plastica penalizza cittadini e imprese
Sul tema è intervenuto anche il vicepresidente di Confidustria, Maurizio Stirpe, che ha inserito la riflessione sulla tassa sulla plastica nel contesto complessivo della manovra. “Non possiamo permetterci di non avere un progetto Paese e un disegno di politica industriale da qui ai prossimi dieci anni. Nella manovra manca, o è troppo timido”, ha avvertito in un’intervista al Sole 24 ore.