L’Isis rivendica l’attacco ai militari italiani a Kirkuk: «Abbiamo colpito i crociati»
L’Isis rivendica l’attacco ai soldati italiani. E lo fa con un comunicato diffuso dall’agenzia di propaganda Amaq. L’attentato è avvenuto nei pressi di Kirkuk, contro militari italiani e peshmerga curdi. E 4 nostri ragazzi sono rimasti gravemente feriti. Ecco perciò il delirante testo: “Con l’aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4X4” si legge. Veicolo con a bordo “esponenti della coalizione internazionale crociata e dell’antiterrorismo peshmerga”. La zona è quella di Kifri. L’ ordigno “ha causato la sua distruzione e ferito quattro crociati e quattro apostati”. I nostri soldati stavano svolgendo attività di “mentoring and training“, cioè di supporto e addestramento, all’esercito iracheno impegnato nella guerra contro lo Stato Islamico, ancora attivo seppur ormai senza veri territori tra il nord della Siria e dell’Iraq. L’Isis rivendica l’attentato: i militari italiani hanno ancora una volta pagato un tributo di sangue. Per fortuna non così drammatico come quello di Nassirya di 16 anni fa. Due nostri militari hanno subito amputazioni a causa delle gravi ferite riportate. A un soldato del Col Moschin dell’Esercito è stata amputata la gamba sopra al ginocchio. Mentre un militare dei Comsubin della Marina ha subìto l’amputazione di parte del piede. A ferire gli italiani è stato un ordigno esplosivo rudimentale (Ied – Improvised Explosive Device).