La Svezia archivia le accuse di stupro contro Julian Assange: “Non ci sono le prove”

19 Nov 2019 18:38 - di Redazione
assange

I magistrati svedesi hanno archiviato l’indagine sulle accuse di presunto stupro risalenti al 2010 nei confronti di Julian Assange. Il fondatore di Wikileaks, che si è sempre proclamato estraneo alle accuse, ha evitato per sette anni l’estradizione in Svezia, trovando rifugio nel 2012 all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.

Per Assange resta aperta la partita con gli Usa

Il 48enne Assange ad aprile ha ricevuto una condanna a 50 settimane di carcere per avere infranto i termini della libertà vigilata. Assange sta anche combattendo una battaglia legale per evitare l’estradizione negli Stati Uniti, che lo accusano di avere pubblicato documenti segreti.

“Non ci sono le prove necessarie”

La Procura generale svedese in un comunicato ha reso noto che “il vice direttore della Procura generale, Eva-Marie Persson, oggi ha deciso di interrompere l’indagine riguardante Assange. La decisione è dovuta al fatto che le prove si sono considerevolmente indebolite a causa del lungo periodo di tempo trascorso dai fatti in questione”. La Procura generale ha anche riferito di aver preso la decisione dopo gli interrogatori di sette testimoni coinvolti nel caso. “Abbiamo compiuto tutti gli atti, ma mancano le prove necessarie per una condanna”, ha detto in conferenza stampa Persson, precisando che è comunque possibile il ricorso.

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